AGI - "Il governo e l'opinione pubblica italiani continuano a chiedere con forza la verità sull'uccisione di Giulio Regeni. Per la giustizia c'è bisogno di verità. Ribadirò che sono necessari segnali concreti per l'accertamento della verità. Sarà un tema importante nei colloqui al Cairo". In un'intervista al Corriere della Sera, il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in visita in Egitto, ha ribadito la posizione del governo di Roma.
Sul caso Zaki, "rispettiamo la giurisdizione egiziana e auspichiamo la revoca delle misure restrittive nei suoi confronti, affinche' Patrick possa tornare a Bologna a proseguire gli studi", ha specificato.
Il sostegno all'Ucraina
Nel dialogo, il ministro ha toccato anche altri punti tra cui l'impegno dell'Italia verso Kiev. Bisogna fare di tutto "per aiutare l'Ucraina" e l'Italia "è pronta con il pacchetto di aiuti per un miliardo", "inclusi i sistemi di difesa aerea" "L'Italia - assicura il ministro -sostiene ogni pista possibile per arrivare a una pace giusta, che significa l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina.
Ma intanto continuano brutali e indiscriminati gli attacchi russi. A livello generale le conseguenze globali del conflitto, soprattutto in termini di sicurezza alimentare ed energetica, continuano a essere pesanti. Il conflitto deve finire al più presto: ma allora per i Paesi alleati dell'Ucraina deve essere ben chiaro che dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare questa nazione nella sua battaglia per l'indipendenza".
Il titolare della Farnesina ricorda che "l'Italia ha già fornito all'Ucraina 5 pacchetti di aiuti nel campo della difesa per circa un miliardo di euro. È in preparazione un sesto pacchetto, che include sistemi di difesa aerea. Il ministro Kuleba ha ringraziato per il sostegno fornito, ho ripetuto che continuerà. In collaborazione con la Francia stiamo finalizzando l'invio del Samp-T, e comunque ci sono altre azioni a cui lavoriamo riservatamente".
I viaggi in Africa
"Queste visite si inquadrano nella strategia del governo volta a rafforzare la collaborazione sull'energia e non solo con i principali Paesi del Mediterraneo. Oltre che da Algeria e Libia, l'Italia ha iniziato a importare volumi di gas dall'Egitto. Le risorse energetiche egiziane sono un'opportunità concreta per rafforzare la strategia di diversificazione degli approvvigionamenti italiani".
Tajani, dopo Turchia e Tunisia, è oggi in visita in Egitto e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni va in Algeria. "Nei nostri viaggi, aggiunge Tajani, non c'è solo l'energia: questo fattore può essere un elemento per favorire stabilità, crescita e prosperità condivisa nella regione del Mediterraneo orientale. Un coordinamento con tutti i principali Paesi del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Turchia, Tunisia) è vitale per stabilizzare la Libia".
"È necessario un 'Patto per la sovranita' della Libia', un impegno congiunto che faccia riprendere il percorso verso elezioni sotto la guida dell'Onu. È un lavoro difficile, gli interessi, i punti di vista sono diversi. Per questo il governo ha deciso di essere più presente e attivo nel Mediterraneo, lavoriamo a un coordinamento sempre piu' intenso. Sono convinto: non mancheranno i risultati".
Sulla visita in Egitto: "L'Italia con l'Eni e le sue aziende ha offerto all'Egitto un forte sostegno per individuare ed estrarre risorse energetiche. Ma vogliamo rafforzare una collaborazione economica a 360 gradi. Dobbiamo capirci meglio anche sui principali dossier politici: Libia innanzitutto. Ma c'è anche l'urgenza pressante di mitigare l'impatto dell'aggressione russa all'Ucraina, soprattutto in termini di sicurezza energetica e alimentare. Vogliamo tornare poi a ragionare sulla possibilita' di una gestione congiunta e responsabile dei flussi migratori. Anche qui: la nostra proposta è aprire all'Egitto la possibilità di flussi regolari e legali a patto che siano sempre efficaci contro i traffici illegali".