A Kiev sono arrivati gli elicotteri 'Sea King' britannici
AGI - In Ucraina sono arrivati gli elicotteri Sea King donati dalla Gran Bretagna. Lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. "Si tratta di un gran rinforzo per la Marina ucraina. La nostra cooperazione continuerà ad aumentare", ha assicurato il ministro in un tweet.
Sea King from the UK has arrived in its new kingdom near the Black Sea in Ukraine!
— Oleksii Reznikov (@oleksiireznikov) January 21, 2023
It is a strong reinforcement for the Ukrainian Navy. Our cooperation will continue to increase.
Thank you to @BWallaceMP
Together, we will secure the seas and lands across all of Europe! pic.twitter.com/Qf4mF2vp8L
L'Ucraina ora attende anche i tank tedeschi. Anche perché "l'indecisione" degli alleati a inviare carri armati Leopard 2 "costa vite umane". È l'accusa lanciata dal consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che su Twitter ha rinnovato l'appello a fornire "le armi necessarie". "Capirete che non ci sono altre opzioni per mettere fine alla guerra oltre alla sconfitta della Russia", ha affermato, sottolineando che "ogni giorno di ritardo significa la morte degli ucraini. Pensate più velocemente".
La replica russa
"La fornitura di armi offensive da parte dell'Occidente a Kiev porterà a una catastrofe globale e a misure di ritorsione russe con l'uso di armi piu' potenti". La sottolineatura minacciosa arriva dal presidente della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin, citato da Ria Novosti.
"Se Washington e i Paesi della Nato forniranno armi che verranno utilizzate per colpire le città e tentare di impadronirsi dei nostri territori, ciò porterà a misure di ritorsione che utilizzano più armi potenti", ha scritto Volodin nel suo canale Telegram. "I membri del Congresso degli Stati Uniti, i deputati del Bundestag, dell'Assemblea nazionale francese e di altri Parlamenti europei dovrebbero rendersi conto della loro responsabilità nei confronti dell'umanità".
I racconti sul grande schermo
Intanto due nuovi documentari di registi ucraini che mettono in luce la carneficina provocata nel loro Paese dall'aggressione russa - e gli effetti insidiosi della propaganda del Cremlino - vengono presentati in anteprima al Sundance film festival questa settimana. '20 days in Mariupol', è stato proiettato venerdì sera, e ritrae con dettagli strazianti l'arrivo della guerra l'anno scorso in una città che è diventata uno dei luoghi di battaglia più sanguinosi dell'invasione, il tutto ripreso da giornalisti video sotto assedio.
20 Days in Mariupol
— Мstyslav Chernov (@mstyslav9) January 19, 2023
This is an emotionally heavy but important historical documentary, an event for Ukrainian documentary cinema, and one of the first documentaries about the full-scale invasion of Russia in Ukraine to make it to international festivals. https://t.co/rjlnwAISys
E 'Iron Butterflies', presentato in anteprima domenica, racconta l'abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 nel 2014 da parte dei separatisti armati dai russi nell'Ucraina orientale, e la sua prefigurazione del più ampio conflitto odierno.