AGI - "L'isolamento in carcere" applicato a Eva Kaili da mercoledì 11 gennaio a venerdi' 13 gennaio, "che è una procedura estremamente rara che viene utilizzata per crimini di natura mafiosa dove occorre davvero tagliare i contatti", a detta dei legali di Kaili é stato applicato "perché in quei momenti si stava negoziando l'accordo di pentimento del signor Panzeri".
Lo ha dichiarato l'avvocato André Risopoulos, legale dell'europarlamentare Eva Kaili, rispondendo ai giornalisti al termine dell'udienza al Tribunale di Bruxelles sulle misure cautelari da applicare alla politica greca arrestata oltre una mese fa nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto Qatargate.
Nelle sedici ore in cui l'ex presidente del Parlamento europeo è stata isolata in una cella esterna al carcere in una stazione di polizia "non potevo essere presente", ha aggiunto il legale che ha denunciato le condizioni di detenzione applicate alla sua assistita.
"Nessuno ci ha chiesto" di fare un accordo con la giustizia belga come quello sottoscritto da Antonio Panzeri, - ha poi aggiunto il legale - e "quando sono state poste delle domande alla signora Kaili, lei ha sempre risposto. Dal suo primo interrogatorio avvenuto sabato 10 dicembre fino all'ultima audizione all'indomani della notte nella cella" dove Kaili è stata isolata di recente, "lei ha sempre risposto in modo specifico e completo alle domande che le sono state poste. Partecipa all'inchiesta, si dichiara innocente e risponde alle domande".
Eva Kaili dice di Francesco Giorgi "che è suo marito e che lei lo ama. E' il padre di sua figlia. Ma questa per noi è una trappola perché entriamo in un argomento che è il centro del fascicolo", ha spiegato Andre' Risopoulos.