AGI - Almeno 68 persone sono rimaste uccise nello schianto di un volo interno della Yeti Airlines, a Pokhara, in Nepal, in quello che è diventato il peggior disastro aereo nel Paese degli ultimi 30 anni. Il bilancio delle vittime, secondo quanto riferito dalla Autorità per l'Aviazione civile nepalese, è ancora provvisorio: quattro superstiti dei 72 passeggeri sono al momento ricoverati in ospedale.
Le immagini dal luogo dello schianto mostrano centinaia di soccorritori a lavoro mentre si arrampicano sui detriti dell'ATR 72, un aereo di linea regionale prodotto dal consorzio italo-francese ATR composto da Airbus e Leonardo. Dai video diffusi dalle tv locali, parti del terreno vicino a luogo dell'incidente appaiono bruciate, con lembi di fiamme ancora visibili. Il volo era partito da Kathmandu diretto nella popolare meta turistica di Pokhara, seconda città più grande del Nepal: a bordo viaggiavano 72 persone, di cui tre neonati e tre minori. I membri dell'equipaggio erano quattro e 15 invece gli stranieri. Nell'elenco diffuso dalle autorità, non risultano italiani.
Il volo della Yeti ha avuto l'ultimo contatto con l'aeroporto di Pokhara alle 10:50 ora locale, le 6:05 in Italia. Poi si è schiantato in una gola vicino al fiume Seti. Secondo alcune ricostruzioni ancora non confermate, il pilota avrebbe portato il mezzo nella gola proprio per evitare di cadere su un centro abitato. I soccorsi hanno avuto difficoltà a raggiungere l'area perché stretta tra due colline.
Testimoni oculari, hanno detto all'agenzia Reuters di aver visto l'aereo tremare, oscillare a destra e a sinistra, e poi improvvisamente precipitare. Il portavoce dello scalo di Pokhara, Anup Joshi, ha detto che l'aereo si è schiantato mentre si avvicinava all'aeroporto, aggiungendo che "navigava a 12.500 piedi ed era in discesa normale".
Le condizioni meteo erano buone. Il governo ha istituito una commissione per indagare sulla causa del disastro; si prevede l'annuncio dei primi risultati entro 45 giorni, ha fatto sapere il vice premier e portavoce del governo, Bishnu Paudel. Intanto, dopo una riunione d'emergenza del Consiglio dei ministri, è stato dichiarato un giorno di lutto nazionale per domani.
Il Nepal, già Paese complesso per l'aviazione civile per via delle sue condizioni meteo e geograifiche, ha una lunga storia di disastri aerei ed è stato oggetto di ripetute sanzioni internazionali per la mancanza di controlli e manutenzione. Dal 2000 sono 350 le persone che hanno perso la vita in incidenti aerei. L'Unione europea ha vietato l'accesso al suo territorio a compagnie aeree nepalesi dal 2013.
Quello di oggi a Pokhara è il più grave disastro aereo nel Paese himalayano dal 1992, quando un Airbus A300 della compagnia Pakistan International si schiantò contro una collina durante l'avvicinamento a Kathmandu, uccidendo tutte le 167 persone a bordo.