AGI - C'è anche Greta Thunberg tra gli attivisti sgomberati dal villaggio abbandonato di Luetzerath, nella Germania occidentale, che sta per essere raso al suolo per far posto a una miniera di carbone. La polizia ha affermato di aver quasi concluso l'operazione di sgombero, iniziata mercoledì, dei circa 300 attivisti rimasti nella località: ne sono rimasti solo due, rintanati in un tunnel sotterraneo.
Il sito, che è diventato un simbolo della mobilitazione contro i combustibili fossili, sabato aveva attirato migliaia di manifestanti, tra cui l'attivista svedese per il clima che, dopo la visita di domenica, è tornata a sorpresa a Luetzerath. Allontanata dalle forze dell'ordine, non ha riportato ferite ed è stata subito rilasciata.
Gli organizzatori della protesta hanno dichiarato che la manifestazione aveva attratto un massimo di 35.000 manifestanti, mentre la polizia ha stimato una picco di 15.000 persone. Secondo gli attivisti, decine di persone sarebbero rimaste ferite negli scontri con la polizia. Indigo Drau, portavoce degli organizzatori, ha dichiarato che la polizia è intervenuta con "pura violenza" nel tentativo di disperdere la manifestazione. Il bilancio della polizia è invece di 70 agenti feriti da mercoledì ad oggi.