AGI - Cinque ore di caos americano, di voli cancellati, aerei fermi in pista a pochi minuti dal decollo, migliaia di passeggeri bloccati negli aeroporti. Alle 9 ora della costa est, le 15 in Italia, la Faa, l'agenzia federale dell'aviazione, ha tolto il blocco alle partenze, scattato alle 4 di mattina per un guasto al sistema centrale di controllo e che ha prodotto una delle piu' grandi crisi aeree degli ultimi decenni. Quasi quattromila voli sono stati coinvolti nel blocco.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden "ha chiesto al Dipartimento dei trasporti di condurre un'indagine completa sulle cause dell'incidente": lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre precisando che al momento non ci sono "segni di un attacco informatico".
Dopo l'emergenza artica e il caso Florida, un'altra emergenza a segnare i venti giorni più complicati dell'aviazione commerciale negli Stati Uniti. L'account Twitter della United Airlines, una delle maggiori compagnie aeree americane, aveva avvisato i viaggiatori con un messaggio lanciato nella notte, facendo riferimento a una falla del sistema "Notam", acronimo che sta per "Notice To Airmen", termine con cui si indicano gli aggiornamenti inviati ai piloti in prossimita' di un aereoporto o di una determinata area di volo.
The FAA is working to restore its Notice to Air Missions System. We are performing final validation checks and reloading the system now.
— The FAA ✈️ (@FAANews) January 11, 2023
Operations across the National Airspace System are affected.
We will provide frequent updates as we make progress.
Alle 6,30 di mattina la Faa aveva comunicato la ripresa del caricamento del sistema centrale andato in blocco. Quarantanove minuti dopo, alle 7,19, il sistema non era stato ancora rimesso in funzione in pieno. Alle 8,15 una nuova comunicazione da parte dell'agenzia federale: i "lavori stanno progredendo".
I primi voli in attesa di partire sarebbero stati quelli all'aeroporto internazionale di Newark, in New Jersey, e di Atlanta, in Georgia. Alle 8,50 la conferma che la crisi era stata superata. Alle 9, la ripresa ufficiale. Il risultato finale e' stato di quattro mila voli coinvolti, di cui 700 sono stati cancellati.
Sono più di ventunomila voli sono in programma oggi in partenza negli Stati Uniti. Il segretario ai Trasporti, Pete Buttigieg, è rimasto in contatto tutta la notte con l'agenzia federale, e ha poi relazionato il presidente deglil Stati Uniti, Joe Biden.
La Casa Bianca ha escluso che la crisi possa essere stata provocata da un attacco hacker, ma e' la seconda emergenza in dieci giorni, la terza in venti. Il 2 gennaio il malfunzionamento di un software aveva portato al blocco dei voli nello spazio aereo della Florida, una misura che aveva registrato cancellazioni e ritardi fino a sei ore per molti voli.
Il problema tecnico aveva riguardato l'En Route Automation Modernization, sistema che fornisce migliaia di dati al minuto ai controllori del traffico aereo e ai piloti. Decine di aerei erano rimasti fermi sulle piste di decollo di tutti gli aeroporti della Florida, ma anche nel resto del Paese diretti nel Sunshine State o di passaggio nello spazio aereo. Il problema aveva complicato i collegamenti negli Stati Uniti dieci giorni dopo i forti disagi dovuti alla tempesta artica che aveva messo in ginocchio piu' di due terzi degli Stati americani.