AGI - In media ogni sette minuti una persona muore per gli effetti di un prodotto sintetico poco costoso, cinquanta volte più letale dell'eroina, originariamente creato per alleviare dai dolori malati di cancro. Il suo nome è Fentanyl, un farmaco distribuito in tutte le forme, liquido, in polvere e in compresse, che sta devastando gli Stati Uniti.
Il 2 dicembre scorso, Gloria Chavez, capo della polizia di frontiera nella Valle del Rio Grande, in Texas, e i suoi agenti hanno scoperto un carico di questo prodotto, che è una droga pesantissima, nascosto in forma liquida nel serbatoio di benzina di un'auto in una quantità sufficiente per uccidere una popolazione di 5 milioni e 665 mila persone, cioè due volte e mezzo la popolazione di Houston. Dietro questo ritrovamento, però, si nasconde un disastro nazionale che attanaglia i quartieri chic così come le aree urbane più povere, così come gli angoli più remoti del paese.
Dall'estate del 2022, la polizia antidroga (Drug Enforcement Administration, la Dea) ha messo in guardia dalla sua commercializzazione nella versione multicolore, fatta apposta per ammaliare un pubblico più giovane e ingenuo. L'anno scorso, infatti, la Dea ha sequestrato quasi 379 milioni di dosi di Fentanyl, il massimo storico in un’operazione complessiva di polizia.
In 2021, 70,601 people died from a fentanyl overdose in the US. That figure is up 25% from 2020 and is nearly double the amount of fentanyl overdose deaths in 2019.#thread #Fentanyl #opioidcrisis
— USAFacts (@USAFacts) January 10, 2023
Scrive il New York Times che in totale, secondo le autorità sanitarie, “nel 2021 sono stati registrati 107.622 decessi per uso di droghe, di cui il 66% legati al Fentanyl”. I suoi principali importatori sono due reti criminali messicane rivali, il Sinaloa Cartel e il Next Generation Jalisco Cartel, una delle cinque organizzazioni più pericolose al mondo, secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Secondo il quotidiano, prima di inondare gli Stati Uniti, “questi gruppi non hanno ora più bisogno di mantenere piantagioni o fare affidamento sul bel tempo, come per la marijuana o l'oppio” perché “acquisiscono i componenti chimici in Cina e poi fabbricano le pillole nei loro laboratori clandestini”.
Il trasporto oltre confine richiede infatti “un modus operandi standard” e per quanto riguarda l'occultamento della materia prima si tratta solo di una questione “di audacia e ingegnosità”: “Queste pillole sono state trovate e sequestrate, in particolare, nelle scatole dei Lego o nelle noci di cocco”, scrive il Paìs. Il prezzo di vendita varia a seconda della località, ma generalmente è in caduta libera, a causa dell'esplosione dell'offerta. Ma c’è di più: sempre più giovani si rivolgono a Snapchat o TikTok per fare scorta di pillole di ogni tipo, “che nel 90% dei casi vengono tagliate con il fentanyl”.