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AGI - Un tribunale iraniano ha condannato a morte un detenuto per la sua partecipazione alle proteste che stanno scuotendo il Paese, portando a 17 il numero delle condanne all'impiccagione, di cui quattro sono state già eseguite.
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Javad Rouhi è stato condannato all'impiccagione per aver "guidato" un gruppo di "rivoltosi" a dicembre nella città settentrionale di Noshahr, in incidenti in cui sono rimaste uccise cinque persone e diversi membri della sicurezza.
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Intanto l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, lancia l'accusa: l'Iran "sta usando la pena di morte come arma per punire la popolazione che esercita i suoi diritti di base, come quello di organizzare o partecipare a manifestazioni, e schiacciare il dissenso".
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