AGI - Un tribunale rivoluzionario di Mazandaran, nel Nord dell'Iran, ha condannato a morte un manifestante di 18 anni, Arshia Takdastan, con l'accusa di "guerra a Dio e corruzione sulla Terra".
Lo riporta la Bbc nella sua edizione in farsi rilanciando quanto riferito dall'agenzia della magistratura Mizan Online. Takdestan, originario della città di Nowshahr, ha preso parte alle manifestazioni anti-governative in corso ormai da quasi quattro mesi in tutto l'Iran dopo la morte della giovane Mahsa Amini in custodia della polizia morale.
خبرگزاری ایرنا از صدور حکم #اعدام برای برای #عرشیا_تکدستان به اتهام «لیدری اعتراضات در #نوشهر» و تشویق دیگران به اعتراض خبر داد.
— VOA Farsi صدای آمریکا (@VOAfarsi) January 5, 2023
به نوشته این خبرگزاری، عرشیا تکدستان به تمامی اقدامات خود «اعتراف کرده» و دادگاه او را به اتهام «افساد فیالارض و محاربه» به اعدام محکوم کرده است. pic.twitter.com/OwQvOMO4uk
Mizan lo definisce "leader delle rivole a Nowshahr": è stato ritenuto colpevole di "crimini su larga scala contro la sicurezza interna e distruzione di proprietà che ha causato grave disturbo all'ordine pubblico, insicurezza e gravi danni alla proprietà pubblica". La sentenza può essere impugnata davanti alla Corte Suprema.