AGI - "Gli Stati membri sono fortemente incoraggiati a introdurre, per tutti i passeggeri in partenza dalla Cina verso gli Stati membri, il requisito del test negativo al Covid-19 effettuato non più di 48 ore prima della partenza". È la raccomandazione contenuta nel comunicato della presidenza svedese del Consiglio Ue al termine della riunione dell'Ipcr, il meccanismo integrato europeo di risposta alle crisi, dedicata ai controlli dei passeggeri in arrivo dalla Cina alla luce della recrudescenza del Covid-19 nel Paese.
Uso della mascherina
I Paesi Ue hanno concordato di "raccomandare a tutti i passeggeri sui voli da e per la Cina di indossare la mascherina medica o di tipo FFP2" e "di fornire consulenza ai viaggiatori internazionali in arrivo e in partenza provenienti o destinati alla Cina, nonché al personale di volo e aeroportuale, in merito alle misure igieniche e sanitarie personali". Così il comunicato della presidenza svedese del Consiglio Ue al termine della riunione dell'Ipcr, il meccanismo integrato europeo di risposta alle crisi, dedicata ai controlli dei passeggeri in arrivo dalla Cina alla luce della recrudescenza del Covid-19 nel Paese.
Entro metà gennaio la decisione
Gli Stati membri dell'Ue, che hanno concordato un quadro di raccomandazioni comuni sui viaggi da e verso la Cina colpita dall'aumento dei casi di Covid-19, hanno deciso "di valutare la situazione e rivedere le misure introdotte entro metà gennaio 2023". Lo ha dichiarato la presidenza svedese del Consiglio.
"L'Ipcr, con il sostegno del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e del Servizio europeo per l'azione esterna, tenendo conto della valutazione dell'Oms, continuerà a monitorare la situazione epidemiologica nell'Ue e gli sviluppi in Cina, compreso il livello dei dati condivisi, al fine di garantire il coordinamento dell'Ue su eventuali misure ritenute necessarie" si legge ancora nel comunicato della presidenza Ue.