AGI - Le autorità ucraine hanno denunciato la scoperta di 25 camere di tortura nei pressi della città di Kharkiv (Est), recentemente liberata dopo mesi di occupazione russa. Il capo della polizia regionale, Volodìmir Tymoshko, ha riferito su Facebook della scoperta di queste celle dove i russi avrebbero tenuto i civili in condizioni disumane, secondo il portale Ukrinform. La regione di Kharkiv è stata occupata per mesi dalle forze russe, fino a quando all'inizio di settembre le truppe ucraine sono riuscite a riprenderne il controllo e a liberarla.
Dopo il ritiro delle truppe russe è stata denunciata la scoperta di fosse comuni con i corpi di circa 920 civili, tra cui 25 bambini, secondo i dati della polizia regionale. Circa 450 di questi corpi sono stati riesumati e identificati e le indagini nell'area sono ancora in corso.
Dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio, le autorità ucraine hanno documentato fosse comuni, camere di tortura e centri di detenzione in condizioni disumane nelle altre regioni liberate. I casi più recenti erano stati rilevati a Kherson (Sud-Est), con il ritrovamento di una fossa comune dove diversi cadaveri mostravano segni di tortura.