AGI - Gli attacchi russi con droni di produzione iraniana che hanno colpito gli impianti energetici di Kiev hanno provocato una serie di blackout di emergenza nella capitale dell'Ucraina: lo riferisce il sindaco Vitaliy Klitschko su Telegram, come riporta l'agenzia Unian. "A seguito del bombardamento notturno della capitale, le strutture delle infrastrutture energetiche sono state danneggiate. Ci sono state interruzioni di corrente di emergenza in città. Di conseguenza, le strutture di fornitura di calore sono state sconnesse, mentre l'approvvigionamento idrico è regolare", spiega il sindaco.
Durante la notte, la città è stata attaccata con i droni "kamikaze" iraniani. In precedenza, la contraerea ucraina ha distrutto 20 bersagli aerei. Kiev non è stato l'unico bersaglio notturno degli attacchi russi: esplosioni sono state segnalate anche in altre regioni. In particolare, le forze missilistiche aeronautiche e antiaeree hanno distrutto 6 UAV d'attacco di tipo Shahed e un missile guidato ad alta precisione Kh-59MK2 diretto in direzione della città di Dnipro sopra le regioni di Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia, sempre secondo l'agenzia Unian.
Intanto è in corso, in Ucraina, una battaglia per il controllo di una autostrada strategica nell'Est del Paese, controllata dalla Russia. Come riferisce l'intelligence della Difesa britannica nel suo ultimo bollettino su quanto accade sul terreno di guerra, "da cinque giorni le forze russe e ucraine combattono per il controllo dell'autostrada P66, a nord della città di Kremina, nella regione di Lugansk, sotto controllo russo". Si tratta, continua l'analisi, di "una via di rifornimento fondamentale per la sezione settentrionale del fronte russo del Donbass dalla regione russa di Belgorod. Il suo utilizzo è stato interrotto dall'artiglieria ucraina a partire da ottobre", e se l'Ucraina riuscirà a riprenderne il controllo "molto probabilmente minerebbe ulteriormente la difesa russa di Kremina", valutano gli analisti britannici.