AGI - Dopo la pillola contraccettiva di un anno fa, ora è la volta del preservativo che dal primo gennaio diventa gratuito per tutti i ragazzi sotto i 26 anni. L’annuncio l’aveva dato lo scorso 8 dicembre lo stesso presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron in un primo momento per i giovani 18-25enni, limite poi abbassato ed esteso anche ai minorenni.
Tuttavia secondo Le Monde “a pochi giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, permane ancora vaghezza nella sua concreta applicazione”, tant’è che molti farmacisti di professione affermano ancora di ignorare questa misura gratuita o di non conoscerne i dettagli o di essere in attesa del protocollo. Mancano infatti ancora informazioni pratiche, come per esempio quali marchi saranno interessati dal rimborso e quanti preservativi ci saranno per ogni scatola. Del resto, ancora il 29 dicembre nessun testo era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Ad ogni modo, i preservativi dei marchi Eden e Sortez Couverts “erano già rimborsati dalla Previdenza Sociale, senza limiti di età, ma su prescrizione medica per chi ne faceva richiesta”, anche se questa disposizione era ancora in gran parte sconosciuta. Ma la prescrizione si profilava come un “ostacolo” alla scelta dei ragazzi che non avevano il coraggio di consultare un medico.
Secondo Louise Delavier, program manager dell'associazione En avant tout(s), la misura preannunciata da Macron “tiene finalmente conto della sessualità dei giovani” proprio in un momento in cui “sono particolarmente colpiti dalla precarietà”. In termini pratici, però, una delle sfide del governo era quella di “rafforzare la prevenzione in un contesto di ripresa delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist), tant’è che nei centri gratuiti di informazione, screening e diagnosi, “il 65% dei rilevamenti di clamidia e il 42% dei gonococchi si verificano in persone di età inferiore ai 26 anni” mentre alti tassi sono vengono registrati anche dai laboratori privati. Mentre ora “i preservativi miglioreranno la protezione, ma dobbiamo continuare a spingere lo screening, prima quello dell'Hiv”, afferma Delphine Rahib, dell'unità di salute sessuale di Public Health France.
Infatti, stando ai calcoli, negli ultimi anni, il numero di nuove diagnosi di infezione da Hiv non è affatto diminuito, rimanendo fermo intorno a 5.000. Nel 2021, il 15% delle persone che hanno scoperto di essere sieropositivi aveva meno di 25 anni, l'età non è diminuita dal 2017, scrive Le Monde, e i preservativi rimangono "l'unico modo" per proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili se "usati correttamente".