AGI - I quattro detenuti, dei sette evasi ieri dal carcere minorile 'Beccaria' di Milano, potrebbero avere le ore contate. Due sono stati subito ripresi, un terzo si è costituito in giornata, convinto dai suoi familiari a tornare sui propri passi.
Posti di blocco in zona e controlli in tutta la città sono stati subito attivati per arrivare a individuare i quattro ricercati. I sette - secondo le prime ricostruzioni - si erano dati alla fuga approfittando dei lavori in corso da tempo per aprirsi un varco nella recinzione e poi scavalcare il muro di cinta.
Poco dopo nell'istituto è scoppiato il caos: alcuni dei detenuti hanno inscenato una plateale protesta appiccando le fiamme ad alcuni materassi, un’intera sezione di quattro stanze, con dodici detenuti, è stata resa inagibile, rendendo necessario l’intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco.
Quattro agenti della Polizia Penitenziaria sono stati curati in ospedali per delle lievi intossicazioni dovute al fumo levatosi dagli incendi. La calma è poi tornata in tarda serata.
Oggi al 'Beccaria' è arrivato il sottosegretario alla Giustizia con delega al trattamento detenuti e agli istituti minorili, Andrea Ostellari per fare il punto della situazione: "Siamo vicini, speriamo di esserlo, per quanto riguarda la cattura anche degli altri soggetti che sono fuggiti. Le indagini sono in corso. Contiamo presto di avere delle notizie positive”.
Quanto al cantiere in corso all’istituto penitenziario minorile, il sottosegretario ha parlato di "una situazione denunciata da tempo: da troppi anni risulterebbe fermo e bloccato. Cercheremo di comprendere meglio la dinamica. So che l’attuale ministero delle Infrastrutture è stato avvisato e attivato e che abbia già fornito un via libera per il completamento dei lavori di questa struttura".