I deputati spagnoli hanno approvato una legge per i diritti delle persone transgender che permette a chiunque dai 16 anni in su a modificare la propria identita' sui documenti. il testo ora passa al Senato e, se approvato secondo le attese, diventera' legge nel giro di settimane. La Spagna sara' cosi' uno dei pochi Paesi al mondo a permettere ai transgender di cambiare la loro identita' sui documenti con una semplice dichiarazione.
Da Madrid a Edimburgo. Nello stesso giorno anche il parlamento scozzese ha approvato una legge per i diritti delle persone transgender che permette a chiunque dai 16 anni in su - invece di 18 - di modificare la propria identita' sui documenti. Lo riferisce la Bbc sottolineando che la Scozia diventa cosi' il primo territorio del Regno Unito ad approvare un sistema di autoidentificazione per le persone che vogliono cambiare il proprio genere legale. Il parlamento scozzese ha sostenuto le controverse proposte con 86 voti contro 39 nella votazione finale.
Per questo voto un ministro che era contrario ha rassegnato le proprie dimissioni nei mesi scorsi e ad opporsi alla sua adozione sono stati alcuni deputati dello stesso Partito nazionale scozzese, al potere. Fuori dall'emiciclo si sono fatte sentire grida "Vergogna a te" da parte dei manifestanti contrari quando e' stato annunciato il risultato finale. Anche il governo del Regno Unito ha espresso tutte le sue "preoccupazioni" sulla legislazione e ora potrebbe cercare di impedire che diventi legge bloccando il Royal Assent.
Parlando prima del voto, il segretario per la Giustizia sociale Shona Robison ha dichiarato che "i diritti dei trans non sono in competizione con i diritti delle donne e, come spesso accade, possiamo migliorare le cose per tutti quando coloro che sono discriminati agiscono come alleati, non oppositori". La premier Nicola Sturgeon ha invece affermato che "non si scusera' mai per aver tentato di diffondere l'uguaglianza, non di ridurla, nel nostro Paese". In Scozia e' dal 2005 che i cittadini hanno il diritto di cambiare il proprio genere legale da maschio a femmina o da femmina a maschio, ma il governo riteneva la procedura vigente come invadente e angosciante, quindi in grado di scoraggiare le persone dal fare richiesta di un certificato di riconoscimento di genere (GRC).
Le nuove regole introdotte dalla legge approvata oggi, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno, abbassera' l'eta' minima a cui le persone possono richiedere un GRC da 18 a 16 anni. Rimuovera' anche il requisito per una diagnosi medica di disforia di genere. Ora i richiedenti dovranno aver vissuto nel loro genere acquisito solo per tre mesi - o sei mesi se hanno 16 e 17 anni - anziche' due anni. Ci sara' anche un "periodo di riflessione" di tre mesi durante il quale potranno cambiare idea e sara' un reato rendere una dichiarazione falsa o una domanda falsa per un GRC, con chiunque lo faccia a rischio fino a due anni in carcere. I detrattori della riforma temono che avra' un impatto negativo sui diritti delle donne e sugli spazi dello stesso sesso.
Tra i critici c'e' la nota scrittrice JK Rowling che ha espresso preoccupazione per il potenziale impatto sui servizi, gli spazi e le protezioni legali per sole donne. La responsabile di Scottish Trans Vic Valentine ha invece argomentato che il cambiamento nella legge significhera' che gli uomini e le donne trans saranno cosi' in grado di "mostrare un certificato di nascita che rifletta chi sono" in momenti importanti della loro vita, come l'inizio di un lavoro o l'avviso di pubblicazione di matrimonio.