AGI - Il titano del cinema caduto in disgrazia Harvey Weinstein è stato condannato per tre accuse di violenza sessuale avvenute a Hollywood e dintorni al culmine dei suoi poteri. Una giuria di Los Angeles si è riunita per due settimane prima di ritenere il produttore di "Shakespeare in Love" colpevole di tre atti di violenza sessuale.
L'ex produttore di Hollywood è stato dichiarato colpevole di stupro e di due aggressioni sessuali, quasi la metà delle accuse per le quali era stato perseguito da quattro donne. Dopo due settimane di deliberazione, i giurati lo hanno ritenuto colpevole di tutte le accuse mosse dal primo dei quattro accusatori. Lo hanno ritenuto non colpevole per le accuse di una seconda donna e non hanno emesso un verdetto sulle accuse mosse dalle altre due.
L'ex "re" del cinema, 70 anni, che ha prodotto successi pluripremiati come "Pulp Fiction" o "The Artist", era stato precedentemente condannato a New York nel 2020 a 23 anni di carcere per atti simili. Durante questo nuovo processo, quattro donne che hanno testimoniato anonimamente hanno accusato il produttore in dettaglio di averle costrette a fare sesso negli hotel di Beverly Hills e Los Angeles tra il 2004 e il 2013.
Una quinta alla fine si è rifiutata di testimoniare. Dopo settimane di udienze strazianti, spesso interrotte da querelanti singhiozzanti, l'accusa ha dipinto il signor Weinstein come un orco onnipotente, la cui stretta mortale su Hollywood - i film che ha prodotto hanno ricevuto piu' di 330 nomination agli Oscar e 81 statuette - ha a lungo impedito alle sue vittime di parlare, per paura di ripercussioni sulla loro carriera.