AGI - Il Congresso americano ha adottato una legge che protegge il matrimonio omosessuale in tutto il Paese per evitare un possibile ritorno indietro da parte della Corte Suprema. Il presidente Joe Biden si è impegnato a promulgarla senza indugio. Le unioni tra persone dello stesso sesso - gay o lesbiche - sono garantite dalla Corte Suprema degli Stati Uniti dal 2015. Ma dopo la storica decisione della Corte Suprema sull'aborto lo scorso giugno molti progressisti temono che anche questo diritto venga soppresso.
La Corte Suprema sembra già pronta ad autorizzare alcune aziende americane a rifiutarsi di servire coppie dello stesso sesso in nome della libertà di espressione. Potrebbe decidere in questa direzione già la prossima estate. La grande maggioranza degli americani sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche nei ranghi repubblicani. Ma la destra "religiosa" rimane per lo più contraria. La legge approvata oggi in via definitiva dalla Camera dei Rappresentanti, dopo l'ok del Senato la settimana scorsa, è stata chiamata "Respect for Marriage Act" e abroga la precedente legislazione che definiva il matrimonio come unione tra un uomo e una donna.
La nuova legge vieta anche ai pubblici ufficiali di discriminare le coppie "in base al sesso, alla razza, all'etnia o all'origine", indipendentemente dallo stato in cui lavorano. A favore del testo hanno votato oggi tutti i democratici, ai quali si sono aggiunti ben 39 repubblicani (altri 169 membri del Gop si sono invece opposti).
"Penso che questa sia la strada sbagliata da percorrere", ha detto il repubblicano Jim Jordan, stretto collaboratore dell'ex presidente Donald Trump. La presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, che si dimetterà a gennaio, si è invece rallegrata del fatto che "una delle ultime leggi" che firmerà come "Speaker" protegga questo tipo di unioni.
Nell'emiciclo, pochi minuti prima del voto, Pelosi ha reso omaggio a Harvey Milk, il primo consigliere comunale apertamente gay della California, assassinato nel 1978.