AGI - Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta prendendo provvedimenti per sequestrare il Madame Gu, uno yacht di lusso di 324 piedi, ormeggiato nel porto di Dubai. Un affare che si rivela piuttosto delicato dal punto di vista diplomatico.
Lo rivela il New York Times, secondo cui i portuali “hanno detto di aver visto di recente persone dipingere, pulire e in generale mantenere la nave con il suo eliporto e sei cabine per gli ospiti sempre in ottime condizioni”.
La verità è che dall'invasione russa, Dubai sembra essere diventata come un porto sicuro per yacht e aerei russi impossibilitati ad attraccare o atterrare in altre destinazioni. Dopo che i jet russi sono stati esclusi dall'Unione Europea alla fine di febbraio, gli Emirati sono diventati invece la meta per il 14% di tutti i voli privati in partenza dalla Russia, rispetto al 3% prima dell'invasione.
Quindi, quanto a Madame Gu, non è certo se appartenga o meno a un oligarca russo in odore di “putinismo”, tanto che lo stesso Times ammette: “Negli anni scorsi, una presenza del genere non sarebbe stata neppure degna di nota. Sono infatti numerosi i superyacht che vanno e vengono dal Mina Rashid Marina di Dubai”, ma oggi, riconosce il quotidiano, sta di fatto che la guerra Russia in Ucraina “ha trasformato una situazione di fatto normale in un campo di battaglia diplomatico” tra Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, che sono un importante alleato americano che si è sta diventando sempre più come u. porto sicuro “per occultare denaro e beni russi e metterlo al riparo delle sanzioni statunitensi”.
Madame Gu, del valore di 156 milioni di dollari, è l’emblema di questo problema. Secondo gli Stati Uniti la nave è collegata ad Andrei Skoch, un magnate dell'acciaio russo soggetto a sanzioni amministrative, e l’hanno boccata nel porto di Dubai in attesa di porla sotto sequestro.
Ciò significa che lo yacht non può utilizzare aziende americane e il loro personale per farne la normale manutenzione. Tuttavia, osserva il Times, “gli Stati Uniti non possono impadronirsi di una proprietà in una nazione sovrana senza il permesso del suo governo”, tanto più che gli Emirati, “che hanno assunto una posizione più amichevole nei confronti di Mosca, si rifiutano di cooperare con gli Stati Uniti per perseguire gli oligarchi”, come riferito da alcuni funzionari americani.
Quanto a Madame Gu, la posizione degli Emirati, è questa: “Stiamo proteggendo l'integrità del sistema finanziario globale in maniera estremamente seria".
Dell’oligarca russo Andrei Skoch si sa che è un membro del parlamento russo legato e un miliardario di dollari, che ha già ricevuto due sanzioni dagli Stati Uniti, la prima nel 2018 e poi quest’anno subito dopo l'invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il Dipartimento del Tesoro ha anche fatto riferimento ai suoi "legami di lunga data con i gruppi criminali organizzati russi".
Dal punto di vista diplomatico, infine, gli Emirati sono stati piuttosto riluttanti ad assumere una chiara posizione anti-russa circa la guerra in Ucraina.