AGI - Viaggia unito il centrodestra sulla mozione che riguarda il conflitto russo-ucraino e che, oggi, approda nell'Aula della Camera. E l'orientamento, apprende l'AGI, è quello di chiedere al governo la proproga degli aiuti a Kiev, incluso l'invio degli armamenti, fino alla fine di dicembre dell'anno prossimo, 2023.
Non così - sembra - le opposizioni. Intanto, ci sono già tre distinti testi uno del Pd, uno del Movimento 5 stelle, e quello dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che tra l'altro "impegna il governo a interrompere la fornitura dell'equipaggiamento militare".
M5s, per parte sua, insiste sul necessario coinvolgimento preventivo delle Camere prima di decidere qualsiasi mossa - anche sulle armi - da parte del governo, sulla scia delle richieste, più volte avanzate dai pentastellati, di comunicazioni nelle aule parlamentari, affinché si potesse procedere ad un voto. Piena condanna dell'aggressione della Russia e della violazione dell'ordine internazionale posto a fondamento della Carta delle Nazioni Unite, che punta alla pace e condanna la violenza fra Stati.
È messo nero su bianco dalla coalizione di centrodestra che sta lavorando ad un testo comune. L'orientamento è quello di proporre una proroga di alcuni mesi, probabilmente anche per tutto il 2023, del sostegno a Kiev con la concessione di tutti gli strumenti utili - anche armamenti - per combattere contro l'invasione. Ovviamente dopo aver sentito le Camere e in base agli accordi Nato. Ma sul testo si lavora ancora in queste ore.
Pieno sostegno e solidarietà a Kiev, che ha diritto all'assistenza necessaria anche alla luce dell'articolo 51 della Carta delle nazioni Unite che stabilisce il diritto alla propria difesa, individuale e collettiva. È quanto sostiene il Pd, si apprende ancora, nella sua mozione sull'Ucraina.
E questo, senza dimenticare di confermare il ruolo dell'Italia nel quadro dell'Alleanza Atalantica; l'importanza di chiedere al governo l'impegno affinche' l'Italia sia protagonista nell'avvio del percorso di una conferenza di pace, la necessità di adoperarsi per il cessate il fuoco immediato e il ritiro delle forze russe che illegittimanete occupando il suolo ucraino.
Non solo, il Pd chiede che nella malaugurata ipotesi del protrarsi della guerra, allo scadere del decreto sull'emergenza Ucraina si provveda con un apposito provvedimento di legge. Fermo restando il necessario coinvolgimento delle Camere e la necessità di garantire la sicurezza alimentare globale con appositi corridoi.
Coinvolgere, prima di tutto, le Camere sull'indirizzo politico che il governo vuole assumere nelle sedi internazionali sul conflitto Ucraina-Russia.
Il Movimento 5 stelle insiste sulla necessità di rendere il Parlamento protagonista circa le iniziative che riguardano Kiev, comprese quelle che riguardano l'invio delle armi.
È quanto è scritto nella mozione dei 5 Stelle a cui ha lavorato direttamente Giuseppe Conte, leader del Movimento.
La mozione impegna il governo a promuovere gli sforzi diplomatici per scongiurare una nuova escalation militare, con un'azione "decisa e forte" per l'immediato cessate il fuoco e per il raggiungimento di una soluzione che sia in linea con i principi del diritto internazionale.
Una soluzione che sia giusta e duratura. M5s punta, anche, al rafforzamento della difesa comune europea, alla convocazione della conferenza sulla sicurezza europea per la pace, in un rinnovato spirito di Helsinki, al costante aiuto umanitario per Kiev e all'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra.
Ma chiede anche l'avvio urgente del percorso per istituire un fondo energetico europeo contro il caro energia e per una strategia comune di sostegno energetico.
L'Alleanza Verdi-Sinistra impegna, fra l'altro, il governo a cambiare strategia e approccio dando priorità alla costruzione di un processo di pace e all'attivazione di canali negoziali; a lavorare alla convocazione di una conferenza multilaterale per la pace e la sicurezza guidata dalle Nazioni Unite e a interrompere la fornitura di equipaggiamento militare, concentrando tali risorse sull'assistenza umanitaria e la ricostruzione.
Così come a fornire al Parlamento ogni elemento utile circa la natura e la quantità di equipaggiamento militare fin qui fornito all'Ucraina.