AGI - Al nono mese di guerra in Ucraina, dopo un'impopolare mobilitazione che ha scatenato la fuga di numerosi russi e un diffuso malcontento, il leader del Cremlino ha incontrato per la prima volta un gruppo selezionato di madri dei soldati, impegnati nell'"operazione militare speciale". L'evento ben coreografato, organizzato alla vigilia della festa della mamma, che in Russia cade l'ultima domenica di novembre, mirava a placare la rabbia dell'opinione pubblica per la caotica mobilitazione dei riservisti e a rassicurare sull'andamento della guerra.
Ricevendo le mamme intorno a un ampio tavolo ovale, nella sua residenza di Novo-Ogarevo fuori Mosca, Putin ha detto di "condividere" il dolore di chi ha perso un figlio in battaglia. "Faremo di tutto affinché non vi sentiate dimenticate, faremo tutto il possibile perché sentiate una spalla accanto a voi", ha promesso, raccontando di aver personalmente telefonato ad alcuni militari al fronte. "La loro dedizione mi ha sorpreso", ha ammesso.
Almeno una donna, nella riunione, indossava un velo nero, a indicare apparentemente un recente lutto. Il leader russo, che ha varato una legge per vietare di fatto qualsiasi critica pubblica all'offensiva in Ucraina, ha anche detto alle 17 donne selezionate, che devono diffidare di ciò che leggono su Internet. "La vita è più complicata e diversificata di quella che viene mostrata sugli schermi televisivi, e ancora di piu' su Internet. Non potete fidarvi di nulla", ha ammonito.
Rabbia e preoccupazione si sono accumulate in tutta la Russia da settembre, quando il Cremlino ha annunciato che 300 mila uomini sarebbero stati arruolati e inviati sul campo di battaglia per sostenere la campagna in Ucraina. Ne è però seguito il caos, con segnalazioni diffuse di uomini che avevano diritto all'esenzione, come anziani o infermi, inviati al fronte o di coscritti morti, senza aver ricevuto quasi alcun addestramento.
Dopo poche settimane, il Cremlino è stato costretto ad ammettere "errori" nella mobilitazione. L'incontro, il primo del genere da quando è scattata l'invasione il 24 febbraio, è un segnale che Mosca prende sul serio il crescente malessere nel Paese. Non è scontato, però, che l'iniziativa riuscirà a calmare gli animi.
Alcune mamme attiviste hanno denunciato di essere state escluse dall'appuntamento, mentre siti di opposizione come Meduza hanno identificato nel gruppo di donne invitate, persone con legami governativi: una deputata municipale di Mosca del partito putiniano Russia Unita, una funzionaria locale della repubblica siberiana di Tuva e una regista di film conservatori.
Per Putin, la vista di parenti arrabbiati riporta alla mente ricordi difficili dell'inizio della sua carriera politica, oltre 20 anni fa: nell'agosto del 2000, il neo capo del Cremlino venne criticato per aver risposto troppo lentamente alla crisi del sottomarino Kursk, affondato con a bordo 118 membri dell'equipaggio.
Due guerre in Cecenia hanno portato alla nascita del movimento delle madri dei soldati, diventato una spina nel fianco del Cremlino. Questa volta, però, il clima è diverso: senza media indipendenti rimasti nel Paese, con leggi che puniscono col carcere il reato di "screditare l'esercito" e senza un reale dibattito pubblico sull'andamento della campagna militare, per ora il movimento dei famigliari dei soldati è scoordinato e frammentato, composto principalmente da parenti preoccupati che pubblicano video sui social media, dove sono nati alcuni gruppi informali ma senza una reale influenza.