AGI - "La guerra in Ucraina ha certamente contribuito ad aggravare la crisi energetica globale. Ma ha finalmente posto in evidenza i tanti errori commessi, almeno dall'inizio del Millennio, nelle politiche energetiche e nei rapporti tra Paesi produttori e Paesi consumatori". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla prima Sessione plenaria "Food and Energy Security" del G20 di Bali.
Meloni ha ricordato che "l'Italia, insieme all'UE, sta intervenendo per fare fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell'energia, per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Tutto questo riducendo la sua eccessiva dipendenza dalla Russia. Altri Paesi hanno maggiori difficoltà nel farlo e vanno sostenuti. Dal dramma della crisi energetica può emergere, per paradosso, anche l'opportunità di rendere il mondo più sostenibile e costruire un mercato più equilibrato, nel quale gli speculatori abbiano meno influenza e i Paesi fornitori abbiano meno opportunità di usare l'energia come un'arma contro altri Paesi".
Meloni ha poi sottolineato come "la questione alimentare deve essere la nostra principale priorità. Nelle regioni più vulnerabili la malnutrizione sta peggiorando e diverse popolazioni rischiano la fame".
Intervenendo alla prima Sessione plenaria "Food and Energy Security" del G20 di Bali, la premier italiana ha poi espresso le "forti preoccupazioni" dell'Italia "per i suoi vicini della sponda sud del mediterraneo".
"Il Nord Africa è fragile e dipende dalle importazioni per far fronte al suo fabbisogno alimentare. - Ha detto - È per questo che abbiamo avviato, sin dalla scorsa estate, il Rome Mediterranean Dialogue on the Food Crisis. con l'ambizione di adottare iniziative comuni per aumentare la sicurezza alimentare nella regione", ha aggiunto.
In questo contesto, ha ribadito Meloni, "le esportazioni di grano dall'Ucraina rimangono cruciali. L'Italia sostiene gli sforzi della comunità internazionale per assicurare che il flusso di grano attraverso il Bosforo continui e sostiene altre iniziative simili, come le "Solidarity Lanes" dell'Unione europea".
Poi la crisi Ucraina. "Nonostante le difficoltà, oggi siamo qui. Siamo qui perché teniamo al G20, vogliamo sottolinearne l'importanza e siamo consapevoli del ruolo insostituibile che il foro svolge negli affari globali. Ma per riuscire nella sua missione, il G20 deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda, a partire dalle conseguenze del conflitto ucraino in ambito economico, energetico e alimentare che stanno investendo tutti e stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo".
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle ore 14 ora locale parteciperà anche alla seconda sessione di lavoro sul tema Health. Nel pomeriggio avrà incontri bilaterali con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, con il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan e con il Presidente indonesiano, Joko Widodo.
L'agenda di Meloni a margine dei lavori del summit prevede per domani un faccia a faccia con il presidente della Repubblica Popolare cinese, Xi-Jinping, con il premier indiano, Narendra Modi, con il primo ministro canadese, Justin Trudeau e con il premier giapponese, Fumio Kishida.