AGI - Reduce da settimane di proteste sociali per la crisi del carburante e l’inflazione, il presidente Emmanuel Macron vede la sua popolarità diminuire ulteriormente mentre cresce quella dell’ex rivale nella corsa all’Eliseo, Marine Le Pen.
Un forte malcontento dei francesi che ha fatto perdere altri 3 punti al titolare dell’Eliseo, che gode solo del 35% dei consensi secondo l’ultimo sondaggio Baromètre per il quotidiano Le Figaro.
A sei mesi dalla sua riconferma alla presidenza, la posizione di Macron appare sempre più indebolita per un ulteriore calo nei consensi che ora arriva dai pensionati, sempre in meno ad avere fiducia nel suo operato e sempre più ad essere timorosi per il futuro.
Nel dettaglio, in un mese +9% dei pensionati volta le spalle al titolare dell’Eliseo, ovvero il 54% di questa categoria pilastro del suo elettorato. Anche i cittadini più abbienti cominciano a dubitare: a fidarsi della sua azione di governo sono il 48% (-3 punti) mentre il 50% (+3 punti) ha perso fiducia. Unica nota positiva per Macron è quella di poter godere ancora dell’appoggio dei dirigenti (51%) e dei simpatizzanti del partito di destra tradizionale di Les Républicains (48%).
Una brutta pagella per il presidente, ai minimi livelli di popolarità a soli sei mesi dall’inizio del suo secondo mandato e che, sottolinea Le Figaro, rischia di rendere ulteriormente complessa l’adozione della riforma sulle pensioni, promessa elettorale di Macron, il cui iter prenderà il via nel gennaio 2023.
Nonostante i crescenti dissensi dei cittadini, personalità vicine al capo dello Stato sostengono che andrà fino in fondo per “passare alla storia come il presidente delle riforme, costi quel che costi”.
Nel contempo a guadagnare popolarità, con +6 punti in un mese, è la leader di estrema destra del ‘Rassemblement National’ (RN) Marine Le Pen, che diventa la seconda personalità politica più popolare secondo la stessa fonte. Una posizione sempre più solida quella dell’ex candidata alla presidenza, al ballottaggio con Macron al secondo turno: per gli analisti ha giovato della sua linea di opposizione al presidente, in particolare per la sua decisione di aver votato la mozione di censura dell’alleanza di sinistra Nupes sul bilancio di governo.
Infine, secondo Le Baromètre il leader di opposizione della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon gode ancora del 59% di popolarità mentre il massimo dirigente del Partito comunista Fabien Roussel è al 51%. Nei giorni scorsi altri sondaggi hanno evidenziato che se in Francia si votasse adesso, al primo turno Le Pen uscirebbe in testa rispetto a Macron, mentre al ballottaggio sarebbe ancora lui a vincere, ma con uno scarto minore rispetto ai risultati del voto dello scorso aprile.