AGI - Circa 240 balene sono morte dopo essersi arenate su una spiaggia delle remote Isole Chatham, a circa 840 chilometri al largo dell'Isola del Sud della Nuova Zelanda. E pochi giorni fa, altre 215 balene si sono arenate a circa 40 chilometri al largo dell'isola di Rangiauria, appartenente al gruppo delle isole Chatham e dove vivono meno di 800 persone.
Sui due episodi stanno facendo indagini i funzionari del ministero della Conservazione della Nuova Zelanda. Le balene sopravvissute - di cui non si conosce il numero - sono state sottoposte a eutanasia per risparmiare loro "ulteriori sofferenze", in quanto c'è il divieto di rimetterle a galla per il rischio di attacchi di squali sia al personale che ai mammiferi feriti.
Sadly, there has been a second mass stranding of pilot whales on the Chatham Islands, this time on Rangiauria/Pitt Island, about 40km south from the stranding over the weekend.
— Project Jonah (@ProjectJonah) October 10, 2022
Reports suggest up to 250 whales in this second stranding event. pic.twitter.com/WgrFSOrtE8
Gli esperti, in ogni caso, non sono in grado di spiegare le ragioni di questi spiaggiamenti. Molti mammiferi marini, tra cui balene e delfini, sono soliti arenarsi al largo delle coste dell'Australia meridionale e della Nuova Zelanda, ma i motivi possono essere diversi: si ritiene, infatti, che questi incidenti possano essere causati da malattie, errori di navigazione, improvvisi cambiamenti di marea, inseguimento da parte di predatori o da condizioni meteorologiche estreme.
More whales have beached on the Chatham Islands in New Zealand just days after about 215 were euthanised in the same area following a mass stranding. #9Newshttps://t.co/Rg0PXe269C
— 9News Australia (@9NewsAUS) October 11, 2022