AGI - Ucraina, crisi energetica e vertice europeo di Praga sono tra le notizie che compaiono sulle prima pagine internazionali. Viene sottolineata sui giornali la crescente difficoltà di Putin, il cui isolamento è stato di palmare evidenza al summit dei leader continentali nella capitale ceca, nel momento in cui sempre più apertamente la conduzione della guerra viene criticata da personaggi di spicco del suo apparato di potere.
Varie testate puntano sui piani di risparmio energetico e sulle nuove difficoltà che saranno causate dal taglio della produzione petrolifera dell’Opec+, mentre i quotidiani americani mettono in risalto la grazia accordata da Biden ai possessori di marijuana.
Washington Post
La grazia concessa da Biden a migliaia di persone condannate per possesso di marijuana è la notizia del giorno per il Washington Post, secondo cui con questa mossa il presidente dà una forte spinta per la legalizzazione di questa droga. Il presidente ha infatti rivolto un invito ai governatori perché per quanto di loro competenza compiano anche loro atti di clemenza nei confronti di chi deteneva la marijuana per uso personale, e soprattutto ha ordinato alla sua amministrazione di accelerare le verifiche per un’eventuale cancellazione di questa sostanza dalla Tabella I, quella degli stupefacenti più pericolosi, come eroina, LSD ed ecstasy. In risalto nella fascia alta della prima pagina anche un’indagine che il quotidiano ha svolto sui candidati repubblicani alle elezioni di midterm: ne è risultato in maggioranza gli aspiranti a un seggio al Congresso o livello locale sono sostenitori della tesi di brogli alle elezioni presidenziali del 2020. Il 53% di loro (299 su 569) ha rifiutato di accettare la vittoria di Joe Biden su Donald Trump, ed è probabile, secondo il Post, che la gran parte siano eletti: 173 si candidano in distretti dove il seggio repubblicano è sicuri e altri 52 sono dati testa a testa con l’avversario democratico.
All’inchiesta si collega in quale modo un servizio sull’imbarazzo del Gop in Georgia, dove il candidato al Senato Herschell Walker, intransigente antiabortista, è stato accusato da una ex di averla fatta abortire pagando anche l’intervento: il partito, pare, sapeva ma ciò nonostante ha sostenuto Walker. Tra gli altri titoli, la siccità che da due anni colpisce il 40% del territorio degli Usa e sta mettendo in seria difficoltà gli allevamenti di bestiame, la strage nell’asilo nido in Thailandia e gli sviluppi dell’indagine federale per reati fiscali e in materia di armi a carico di Hunter Biden, figlio del presidente, ormai prossimo all’incriminazione formale.
New York Times
Il malcontento che monta in Russia tra i ‘falchi’ finora sostenitori della guerra in Ucraina “è una sfida” per Putin, titola in prima pagina il New York Times. La “straordinaria raffica di critiche” per “la fallita invasione dell’Ucraina” si è finora “diretta principalmente contro i vertici dell'esercito russo”, ma chiama indirettamente in causa Putin che “dopo aver represso l'opposizione liberale russa, ora deve affrontare un crescente dissenso nel suo stesso campo”, scrive il Nyt, che evidenzia le pesantissime dichiarazioni venute ieri da Kirill Stremousov, insediato dagli occupanti russi come vicegovernatore della regione di Kherson dopo l’annessione proclamata da Putin.
Stremousov ha detto che il ministro della Difesa del Cremlino, Sergei Shoigu, vicinissimo a Putin tanto da passare con lui le vacanze in Crimea, ricorda il giornale, dovrebbe considerare il suicidio visti i fallimenti del suo esercito in Ucraina. Parole “sulla scia della filippica contro la leadership militare lanciata nel fine settimana da Ramzan Kadyrov, l'uomo forte della Cecenia e stretto alleato di Putin”, rileva il quotdiano. Per il Nyt, queste aperte critiche sull’andamento dell’invasione “si inseriscono nelle lotte intestine dell’elite di potere russa, che stanno uscendo alla scoperto”. Grande visibilità in prima pagina anche per la strage di bambi in un asilo della Thailandia e alla grazia concessa da Biden ai condannati per possesso di marijuana.
WALL STREET JOURNAL
Con una fotografia di piccole bare allineate, il Wall Street Journal dedica quasi interamente la fascia alta della sua prima pagina all’atroce strage di bambini nell’asilo nido in Thailandia. Resta spazio solo per un titolo a una colonna, ed è sulla reazione che gli Usa stanno preparando contro l’Opec+ che ha tagliato la produzione di petrolio per far salire i prezzi offrendo ossigeno economico alla Russia e tagliando ossigeno elettorale a Biden che soffrirà di un più che probabile rincaro della benzina negli Usa a poche settimane dal voto di midterm. Il presidente ha detto ieri ai giornalisti che per rispondere all’Opec+ “ci sono varie alternative ma non abbiamo ancora deciso”. Il Wsj fa un esame delle ipotesi in campo: si va dal congelamento dei beni dei dirigenti di Paesi Opec negli Usa al ritiro delle truppe americane da Arabia Saudita ed emirati.
Ma al di là delle ritorsioni, resta il problema di calmierare i prezzi e qui gli spazi di manovra secondo il quotidiano sono ristretti, perché Biden nello scorso novembre proprio per ridurre il costo della benzina alla pompa aveva ordinato di immettere sul mercato un terzo delle riserve strategiche di petrolio degli Stati Uniti. Ciò ha ridotto le riserve a un limite sotto il quale Washington non potrebbe scendere senza violare accordi internazionali, per cui questa leva è difficilmente utilizzabile ancora. A centro pagina, il giornale mette in rilievo una sua esclusiva: ByteDance, la società madre di TikTok, ha triplicato l’anno scorso le sue perdite operative, che hanno superato i 7 miliardi di dollari. L’azienda, con sede a Pechino, non rende pubblici i propri bilanci, ma il passivo risulta da un rapporto finanziario condiviso con i dipendenti e ottenuto dal Wsj. ByteDance ha anche prodotto un utile operativo nel primo trimestre del 2022, mostrando un’inversione di tendenza dopo anni di ingenti perdite.
Financial Times
La svalutazione della sterlina e il deprezzamento dei titoli di Stato britannici, i gilt, causati dalla manovra fiscale del governo Truss ha portato la Gran Bretagna sull’orlo di una crisi finanziaria: parola della Bank of England, che il Financial Times mette in apertura. In una lettera alla commissione parlamentare Tesoro, il vice governatore della BoE, sir Jon Cunliff, ha rivelato che la banca centrale fu avvertita che grandi investitori, come alcuni fondi pensione, avrebbero nel giro di pochi giorni venduto gilt per 50 miliardi di sterline. E’ questa la ragione per cui l’istituto intervenne immediatamente acquistando titoli di Stato per 65 miliardi di sterline, con una mossa che ha evitato “una spirale autoalimentata” di “gravi destabilizzazioni su mercati di riferimento per il finanziamento” del debito pubblico britannico. In evidenza anche il vertice europeo allargato di Praga, dove i leader “cercano una convergenza sulla sicurezza”, e più in basso le risposte che gli Usa stanno valutando al taglio della produzione di petrolio deciso dall’Opec+.
The Times
Il rischio di blackout in Gran Bretagna durante il prossimo inverno a causa della crisi energetica è il tema di apertura sul Times. L’allarme è di National Grid, il gestore della rete elettrica: se non si riuscirà a importare abbastanza gas per il funzionamento a pieno regime delle centrali elettriche, bisognerà attivare il piano di razionamento con distacchi controllati dalla rete di milioni di utenze per tre ore al giorno. Il gestore ha suggerito quindi di incentivare da subito il risparmio energetico, ma il governo Truss, ha appreso il Times, ha respinto la proposta del ministro dell’Industria Rees-Mogg per una campagna pubblicitaria da 15 milioni di sterline tesa a sensibilizzare i consumatori sulla necessità di ridurre i loro consumi elettrici. Un titolo anche per l’attività diplomatica della premier britannica al vertice europeo di Praga, dove ha cercato di ricucire con la Francia in un bilaterale con “l’amico” Macron.
Le Monde
Il piano di “sobrietà energetica” varato dal governo francese è in apertura su Le Monde. Lo scopo è ridurre del 10% i consumi nei prossimi due anni, per evitare il rischio di razionamenti. Le misure non riguardano soltanto l’elettricità, ma si estendono a ogni carburante: si va dunque dal telelavoro per evitare gli spostamenti in cui i dipendenti consumano benzina, a un limite di velocità delle auto di servizio, all’eliminazione dell’acqua calda in tutti gli edifici pubblici. “Macron, che ha sempre puntato sulla libertà d’impresa e sulla crescita, ha dovuto cambiare logica di fronte alla crisi energetica”, nota Le Monde. Il governo lancerà una campagna informativa sui limiti ai consumi, anche per motivare la cittadinanza ad adeguarsi. A centro pagina, un’inchiesta del giornale sugli spacciatori di crack che arrivano a Parigi dal Senegal, e in particolare dalla città di Louga.
Le Figaro
Ucraina in primo piano su Le Figaro, con titolo di apertura sui civili che “si attrezzano in vista di un inverno decisivo”. Mentre continua l’avanzata delle truppe di Kiev che riconquistano territori occupati dai russi, scrive il giornale, la popolazione “si prepara ai rigori invernali, ai rischi di penuria dei generi di prima necessità ma anche alle minacce di escalation nucleare o chimica”. Spazio anche al piano di risparmi energetici che il governo francese ha approvato per fronteggiare la riduzione delle forniture: “Doccia fredda” è il titolo che gioca sulla riduzione dell’acqua calda e sullo shock che le misure di austerità comportano per i francesi. Il giornale rievoca la crisi energetica degli anni ’70, quando per automotivarsi in Francia si ripeteva “il nostro Paese non petrolio ma ha idee”: “Ci manca solo il ritorno dei pantaloni a zampa d’elefante”, ironizza il quotidiano.
El Pais
Al vertice di Praga “44 leader europei gettano le basi di una comunità politica che evidenzia l'isolamento di Putin”: così la vede El Pais che mette in prima pagina il summit dove si discute di “un nuovo progetto europeo” di cui “sono catalizzatori le minacce nucleari e l’appetito imperialista” del capo del Cremlino. “Il leader russo, messo alle strette dalle sconfitte in Ucraina e con sempre più fronti aperti in casa, ha realizzato ciò che solo un anno fa sembrava impensabile: unire, nonostante le differenze, i 27 partner dell'UE con un Paese che aveva scommesso sull'uscita, il Regno Unito; con un altro, la Turchia, che non è chiaro se voglia entrare nel club comunitario nonostante sia candidata” e con altri, come Ucraina, Macedonia del Nord e Georgia, che aspirano all’adesione ma senza che sia in vista una data per il loro ingresso.
Il nuovo progetto, nato da un’idea di Macron, è ancora “balbuziente, incipiente, manca di linee di prospezione chiare al di là del collante russo che lo unisce e della crisi energetica” e resta da vedere se si avanzerà verso “una comunità politica di valori o di interessi”, osserva El Pais. Di fatto, al momento, l’iniziativa ha consentito “un legame tangibile, più immediato e un altro forum di incontro” con partner come i Paesi dei Balcani occidentali e la Georgia. L’apertura del giornale è però sulla politica interna, con un titolo sul record di investimenti previsti nel bilancio statale , grazie ai fondi europei del Recovery.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
A Praga “è stata fondata una nuova comunità politica europea” con “44 Paesi decisi a prendere posizione contro Mosca”: così titola la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che apre con il vertice nella capitale ceca. “Russia e Bielorussia sono stati gli unici non invitati”, sottolinea la Faz, evidenziando le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, collegato da Kiev. "La Russia fa geograficamente parte dell’Europa ma visti i suoi valori e comportamenti, è il Paese più antieuropeo del mondo". Il giornale rileva anche che al summit il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato criticato per il piano di aiuti da 200 miliardi contro il caro bollette, considerato non compatibile con le esigenze di solidarietà dell’Ue.
Tra le altre notizie, il giornale tedesco ne sceglie con originalità due: l’aumento della povertà globale segnalato dal rapporto della Banca Mondiale, secondo cui il 9% della popolazione del pianeta, oltre 700 milioni di persone, vive in miseria, e la Cina che, con l’appoggio di altri Paesi “suoi sostenitori”, ha bloccato il dibattito del Consiglio Onu per i diritti umani sulla condizione della minoranza uiguri nello Xinjiang.
China Daily
Le anticipazioni di Bloomberg sul piano di Washington per annunciare nuove restrizioni all'accesso della Cina alla tecnologia americana dei chip attirano l’attenzione del China Daily, che mette in primo piano l’analisi di vari esperti cinesi secondo cui una simile mossa “danneggerà gravemente il settore globale dei semiconduttori, che ha già lottato con i rischi di frammentazione durante la pandemia”. Attualmente la Cina importa semiconduttori per un controvalore di 300 miliardi di dollari, prevalentemente, ma non solo, dagli Stati Uniti.
Se le sue possibilità di acquisito venissero limitate da nuove regole americane, sarebbe un “duro colpo non solo per le società di chip statunitensi, ma anche per la catena industriale globale dei semiconduttori, dato il peso della Cina come il più grande mercato di chip del mondo e la sua crescente presenza nella produzione di semiconduttori". Alla stretta americana, Pechino reagirebbe “raddoppiando gli sforzi per innovative soluzioni” che le permettano di avvicinarsi all’autonomia nel settore dei chip. “Nel 2015, il governo degli Stati Uniti ha impedito a Intel di fornire i suoi processori Xeon Phi di fascia alta ai costruttori di supercomputer cinesi. Sotto la pressione, i ricercatori cinesi hanno sviluppato da soli nuovi processori”, ricorda il quotidiano.
Quotidiano del Popolo
Il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo ufficiale del Partito comunista cinese, resta concentrato sull’imminente ventesimo congresso del Pcc e titola sulle “aspettative del mondo” per “un nuova marcia dopo un decennio straordinario”. Il giornale traccia un bilancio trionfalistico dei risultati ottenuti sotto la presidenza di Xi Jinping, avviato alla riconferma come leader: negli ultimi dieci anni, la Cina si è sviluppata fino a rappresentare nel 2021 oltre il 18% dell'economia globale (era l’11,4% nel 2012), il pil pro capite “è balzato a 12.500 dollari da 6.300 dollari”. Si tratta, secondo il giornale, di “straordinari risultati per l'innalzamento del tenore di vita in patria e il sostegno allo sviluppo globale”, che “sono stati ampiamente riconosciuti” dalla comunità internazionale. Segue lungo elenco di leader stranieri e di organizzazioni che hanno inviato al governo cinesi auguri in vista delle assise del Pcc. Il congresso, assicura il People’s Daily, sarà “l'inizio di un nuovo viaggio per lo sviluppo della Cina e il suo ruolo negli affari internazionali”.