AGI - "Mi rivolgo al presidente della Federazione Russa supplicandolo di fermare per amore del suo stesso popolo questa spirale di violenza e di morte": Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus.
Il Pontefice ha sottolineato che la comunità internazionale ed i paesi che svolgono un ruolo esterno rispetto alla crisi scatenata dalla aggressione dell'Ucraina da parte della Russia devono "fare di tutto per promuovere la causa della pace senza lasciarsi coinvolgere in una escalation" che potrebbe essere nucleare. Bisogna, al contrario, "ricorrere a tutti gli strumenti della diplomazia".
Poi parlando al leader ucraini: "Rivolgo un fiducioso appello al Presidente Zelensky affinché sia aperto a serie proposte di pace".
Il #Papa preoccupato per la minaccia nucleare e l'escalation in #Ucraina dedica l'intero Angelus a un forte appello per chiedere il cessate il fuoco. Deplora le annessioni, raccomanda il rispetto dell’integrità territoriale e dei diritti delle minoranzehttps://t.co/05yUruXNju
— Vatican News (@vaticannews_it) October 2, 2022
Rischio di catastrofe nucleare
Esiste un concreto "rischio di escalation nucleare con conseguenze catastrofiche a livello mondiale". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus.
"Viviamo nuovamente sotto la minaccia atomica, è assurdo", ha aggiunto.
"Quanto sangue deve ancora scorrere perché capiamo che la guerra non è la soluzione?", si è chiesto Bergoglio.
"È angosciante che la geografia dell'Ucraina sia imparata attraverso nomi come Bucha e Mariupol", ha proseguito, "Certe azioni non possono essere giustificate, mai".
Questo conflitto "terribile e inconcepibile" deve essere fermato, e invece "continua e rischia di allargarsi".
"Scorrono fiumi di sangue, ci sono migliaia di vittime e particolarmente bambini" e alle distruzioni ora si aggiungono gli spettri del freddo e della fame.