AGI - “La sifilide torna negli Stati Uniti”, annuncia il Washington Post, perché “nel 2021 i casi totali di malattie sessualmente trasmissibili sono aumentati del 27% a oltre 171.000 e il tasso ha raggiunto il massimo degli ultimi 30 anni, secondo i dati preliminari riportati dai Centers for Disease Control and Prevention, Cdc.
A quanto sembra, il picco farebbe “parte di una preoccupante tendenza all'aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili”, ma la sifilide è particolarmente preoccupante perché può imitare altre infezioni e alcune persone non sanno nemmeno di averla, tant’è che anche tra i medici “la conoscenza della malattia è scarsa”. Secondo quanto riporta il quotidiano “anche la sifilide congenita, che colpisce i bambini nati da madri che hanno avuto la malattia durante la gravidanza, è in aumento”.
Come si riconosce
Malattia antica, che risale ai tempi di Cristoforo Colombo, a quanto è dato sapere, “la sifilide è causata da un batterio chiamato Treponema pallidum” e i primi sintomi si manifestano sulle mani e sui piedi ma anche attraverso “una o più piaghe concave che in genere compaiono nella bocca o nei genitali circa tre settimane dopo il contatto sessuale con una persona infetta”, avvisa il servizio del Washington Post, e “può essere nella parte posteriore della gola. Può essere all'interno della vagina. Può essere nel retto”, come segnala Jeffrey Klausner, professore all'Università della California meridionale ed ex direttore dei servizi di prevenzione e controllo delle malattie sessualmente trasmissibili presso il Dipartimento della salute di San Francisco, e per il quale “le persone potrebbero non esserne affatto consapevoli".
Aggiunge il Post: “Altri sintomi possono includere febbre, ingrossamento dei linfonodi, mal di gola, mal di testa, perdita di capelli a chiazze, dolori muscolari e affaticamento. L'eruzione cutanea può anche essere così debole che non ce se ne accorge” ma “se una persona non viene mai curata, potrebbe sperimentare una terza fase settimane o anni dopo aver contratto la malattia, che può danneggiare gli organi, portando a problemi neurologici, problemi cardiaci, perdita della vista e morte”. A questo punto, però, “la malattia non è più contagiosa”.
Le cause del picco
Il giornale offre ai lettori alcune chiavi per saper identificare la malattia e poter di conseguenza proteggersi o intervenire, ma alla domanda perché sia in aumento scrive che “alcuni esperti di salute pubblica affermano che meno persone usano i preservativi, in parte perché il crescente uso di farmaci per aiutare a prevenire l'Hiv ha abbassato l'incentivo. Hanno anche indicato una relazione tra l'aumento della dipendenza da oppioidi e metanfetamine negli Stati Uniti, che è associata a pratiche sessuali rischiose”. Però se all’inizio degli anni 2000, c'è stata una campagna per sradicare la sifilide dal paese, gli esperti di salute pubblica affermano che i finanziamenti federali alla fine si sono esauriti, conclude il quotidiano.