AGI - La Commissione europea ha presentato il suo ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Arriva in seguito all'escalation annunciata dal presidente Vladimir Putin e ai "referendum farsa" che a Bruxelles sono stati completamente rigettati. Prevede un tetto al prezzo del petrolio russo venduto a Paesi terzi, l'inserimento nella blacklist di altre persone che hanno contribuito o facilitato i referendum (l'elenco arriva così a 1.300 tra soggetti ed entità) e crea una nuova blacklist Ue per le persone che eludono le misure restrittive (attraverso le cosiddette triangolazioni) e ci possono finire anche cittadini non russi.
Viene inoltre vietato ai cittadini dell'Ue di sedere in consigli di amministrazione di società statali russe. Un provvedimento che i giornalisti hanno già soprannominato misura anti-Schroeder, in riferimento all'ex cancelliere tedesco (Gerhard) che fino all'ultimo rimane aggrappato alla sua poltrona nel board di Gazprom.
Vengono imposti ulteriori tagli all'import dalla Russia che secondo i calcoli di Bruxelles priveranno Mosca di ricavi per sette miliardi di euro. "La scorsa settimana Mosca ha portato l'invasione dell'Ucraina a un nuovo livello. I falsi referendum organizzati nei territori occupati dalla Russia sono un tentativo illegale di accaparrarsi terre e di modificare con la forza i confini internazionali. La mobilitazione e la minaccia di Putin di utilizzare armi nucleari sono ulteriori passi sulla via dell'escalation", ha premesso la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, prima di presentare il nuovo pacchetto.
"Non accettiamo referendum fasulli né alcun tipo di annessione in Ucraina. E siamo determinati a far pagare al Cremlino questa ulteriore escalation", ha annunciato.
"La Russia sta usando i profitti della vendita di combustibili fossili per finanziare la sua guerra. Per quanto riguarda il petrolio russo, ricorderete che abbiamo già deciso di vietare il greggio russo marittimo nell'Unione europea a partire dal 5 dicembre. Ma sappiamo anche che alcuni Paesi in via di sviluppo hanno ancora bisogno di forniture petrolifere russe, ma a prezzi bassi. Pertanto, il G7 ha concordato in linea di principio di introdurre un tetto massimo sul prezzo del petrolio russo per i Paesi terzi. Questo tetto massimo del prezzo del petrolio aiuterà da un lato a ridurre i ricavi della Russia e dall'altro manterrà stabili i mercati energetici globali. Oggi, in questo pacchetto, stiamo gettando le basi legali per questo tetto massimo del prezzo del petrolio", ha detto von der Leyen senza entrare nel dettaglio.
Secondo le anticipazioni, alle compagnie di navigazione e a quelle assicurative sarà vietato trasportare o assicurare il petrolio russo, se il prezzo a cui viene venduto è superiore a un certo limite. Il limite sarà il prezzo al quale il petrolio russo viene attualmente venduto in Asia, circa il 30% in meno rispetto ai prezzi in Europa.
Russia has escalated the invasion of Ukraine to a new level.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) September 28, 2022
And we are determined to make the Kremlin pay the price for this further escalation.
Today, we are proposing a new package of biting sanctions against Russia ↓
https://t.co/MrirRm1m4l
E ancora: "Stiamo intensificando i nostri sforzi per reprimere l'elusione delle sanzioni. Qui stiamo aggiungendo una nuova categoria in cui potremo inserire le persone che eludono le nostre sanzioni. Quindi, ad esempio, se acquistano beni nell'Unione europea, li portano in Paesi terzi e poi in Russia, si tratterebbe di un'elusione delle nostre sanzioni e quelle persone potrebbero essere elencate nella blacklist", ha annunciato von der Leyen.
L'Alto rappresentante per la Politica estera, Josep Borrell, al fianco di von der Leyen durante l'annuncio, è entrato nel dettaglio dei nuovi nomi che finiranno nella blacklist. "In risposta diretta all'ultima escalation russa - ad esempio, chiamando in guerra 300 mila soldati - proponiamo di adottare ulteriori misure restrittive nei confronti di coloro che stanno sostenendo, facilitando o beneficiando dell'invasione dell'Ucraina", ha spiegato.
Quindi vengono aggiunti i nomi delle "autorità russe per procura a Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia e altri individui russi che hanno organizzato e facilitato i referendum farsa nelle quattro aree occupate".
Ci sono poi i funzionari della Difesa, gli attori della disinformazione e chi appunto elude le sanzioni. "Tra questi operatori ci saranno - non necessariamente russi - ma persone che parteciperanno all'elusione delle sanzioni. Perché è chiaro che ci sono alcuni fenomeni di elusione delle sanzioni che devono essere inseriti nei nostri elenchi. Stiamo preparando gli strumenti", ha spiegato il capo della diplomazia europea.