AGI - Gli Stati Uniti stanno inviando "segnali molto sbagliati e pericolosi" a Taiwan, e più le attività di indipendenza di Taiwan sono dilaganti, meno è probabile che sarà un accordo pacifico. Questa è la posizione di Pechino espressa dal ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, al segretario di Stato Antony Blinken. Wang ha aggiunto che gli Usa stanno tentando di minare la sovranità e l'integrità territoriale della Cina su Taiwan.
Blinken, in precedenza, aveva "sottolineato che preservare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan è fondamentale per la sicurezza e la prosperità regionale e globale".
I met with PRC Foreign Minister Wang Yi today in NYC. I reiterated the need to maintain open lines of communication and discussed ways to responsibly manage the U.S.-PRC relationship, especially during times of tension. pic.twitter.com/hjCn2witzI
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) September 24, 2022
La "ferma opposizione" dell'ambasciata cinese su Taiwan
"Di recente, la parte cinese ha notato alcune osservazioni negative che sfruttano la questione di Taiwan per stimolare un approccio ostile nei confronti della Cina. Di ciò manifestiamo il nostro forte malcontento e la ferma opposizione": cosi' in una nota l'ambasciata cinese.
"Taiwan è una parte inalienabile della Cina", si legge ancora nella nota. "La questione di Taiwan riguarda la sovranità e l'integrità territoriale cinese. Gli affari di Taiwan sono puramente affari interni della Cina e non tollerano interferenze esterne. Il principio di una sola Cina è il consenso della comunità internazionale e la norma fondamentale delle relazioni internazionali, nonchè la premessa politica e la base con cui la Cina stabilisce e sviluppa le relazioni diplomatiche con tutti i Paesi, Italia compresa".
"Sollecitiamo tutti - conclude l'ambasciata - a rendersi conto dell'estrema sensibilità della questione di Taiwan, a rispettare seriamente il principio di una sola Cina, a non inviare segnali fuorvianti alle forze separatiste dell''indipendenza di Taiwan'".
La precisazione arriva dopo le parole di Giorgia Meloni che la leader di Fratelli d'Italia aveva condannato "con forza" il "comportamento inaccettabile" della Cina nei confronti di Taiwan. Dichiarazioni apparse in un'intervista scritta rilasciata all'agenzia di stampa di Taiwan Central News Agency.
"Questo è un comportamento inaccettabile da parte di Pechino, un comportamento che condanniamo con forza", ha detto Meloni in risposta a una domanda sulle recenti tensioni attorno all'isola, "assieme con tutte le democrazie del mondo libero".
L'Unione Europea, ha continuato Meloni, deve "schierare tutte le armi politiche e diplomatiche a sua disposizione" ed "esercitare la pressione piu' dura possibile" per evitare che la Cina causi un conflitto militare nello Stretto di Taiwan. "Non dimentichiamo", ha aggiunto, "che l'Ue è anche un mercato di sbocco chiave per la Cina, che rischia di essere chiuso se decidono di attaccare Taiwan".
Pechino e Kiev
Intanto la Cina ha chiesto di risolvere le divergenze attraverso il dialogo mentre si svolgevano i referendum per l'unione alla Russia nelle autoproclamate repubbliche di Lugansk e Donetsk e negli Oblast di Kherson e Zaporizhzhia, e si dice disposta a svolgere un "ruolo costruttivo" nell'attenuazione della situazione in Ucraina.
Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, in risposta a una domanda sulle preoccupazioni manifestate dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Wang ha poi ribadito la posizione cinese, secondo cui "sosteniamo sempre che la sovranità e l'integrità di tutti i Paesi debbano essere rispettate, gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni debbano essere osservati, le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti Paesi debbano essere prese sul serio e tutti gli sforzi volti alla risoluzione pacifica della crisi debbano essere sostenuti".