AGI - Sospinti a suo tempo verso l'estinzione, oggi i condor – gli uccelli più grandi del Nord America - tornano a volare nei cieli della California settentrionale con l'aiuto di una tribù indigena e di un team di scienziati, in un suggestivo servizio fotografico online il New York Times. E questo sta accadendo “dopo 130 anni di assenza”. Incredibile ma vero.
Scrive il quotidiano che nel 1800, “i condor della California erano il cuore pulsante della regione, volando più in alto di qualsiasi uccello, ma l’uomo con la sua azione li spinse sull'orlo dell'estinzione” mentre ora è in corso un programma di ripristino curato dalla tribù nativa Yurok e dalle agenzie governative che hanno avviato un’iniziativa per riprodurre nel corso dei prossimi decenni le specie nel paesaggio naturale del Pacifico nord-occidentale.
Il tipico condor della California (Gymnogyps californianus), secondo gli esperti, è un uccello che nelle sue proporzioni “è più grande di una persona”, ha “becco e denti che possono squarciare la carne di una balena” ma “non uccide perché si nutre di animali già morti”.
Ha tuttavia una forza incredibile: con un’apertura alare di poco inferiore ai 3 metri può volare “fino a 15 mila piedi senza sbattere le ali per un lungo tempo” e “può coprire una distanza giornaliera fino a 150 miglia per cercare cibo ad una velocità che raggiunge le 50 miglia all’ora”.
I ricercatori sostengono che “la popolazione è diminuita a causa dell'avvelenamento da piombo, causato dall'ingestione di frammenti di munizioni nelle carcasse uccise e lasciate dai cacciatori, nonché dalla distruzione dell'habitat e dal bracconaggio” ma a partire dal 2007 “i gruppi di conservazione del California Condor Recovery Program hanno introdotto con successo 144 condor lungo la costa meridionale”, sottolinea il Times, ma a partire dallo scorso luglio sono stati introdotti altri quattro esemplari nel Redwood National Park mentre il progetto dello Yurok Condor Restoration Program “prevede di rilasciare da quattro a sei uccelli all'anno per i prossimi 20 anni”.