AGI - E' stata un'altra giornata da incubo per i passeggeri all'aeroporto di Amsterdam-Schiphol. Ci sono state file impressionanti ai controlli di sicurezza, file che, nella hall 1 delle partenze, si sono estese per centinaia di metri all'esterno dell'edificio. Le code continuavano all'interno dell'aeroporto e i passeggeri hanno impiegato anche tre ore per arrivare al gate, salvo scoprire che il volo era stato annullato o già partito.
Innumerevoli le denunce sui social media di chi temeva di perdere il volo, lo ha perso o è partito in ritardo. Anche un gruppo di un centinaio di tifosi dell'Ajax con un biglietto valido alla fine non è riuscito a partire nè ad assistere alla trasferta con il Liverpool. I guai sono iniziati lunedì quando diversi membri del personale di sicurezza non si sono presentati.
Le autorità aeroportuali sono state dunque costrette a chiedere a diverse compagnie aeree di cancellare i voli tra le 16:00 e le 23:00; e hanno informato i viaggiatori che dovevano tenere conto di lunghi tempi di attesa, di ritardi e cancellazioni.
L'aeroporto ha chiesto ai passeggeri di presentarsi presto, ma non troppo presto; se ci si presenta più di quattro ore prima del volo, non si ha la possibilità di mettersi in fila: ma se ci si presenta più tardi, ci sono buone possibilità di perdere il volo. Il caos è stato totale. Solo lunedì sono stati interessati oltre 715 voli: 80 cancellati, circa 650 ritardati (da pochi minuti a qualche ora).
Anche oggi molte compagnie aeree hanno tenuto i voli al gate perchè i passeggeri, bloccati in fila, non riuscivano ad arrivare in tempo per l'imbarco. Schiphol ha introdotto un piano temporaneo di rimborsi. Ma la situazione va avanti da tutta l'estate; e le cause sono da individuare nella carenza di personale dovuta ai tagli innescati dalla pandemia. L'aeroporto ha assunto stagionali che ad agosto hanno parzialmente alleviato il problema.
Ma il pagamento del bonus, garantito durante i frenetici mesi estivi e negoziato sulla scia dello sciopero degli addetti ai bagagli ad aprile, è terminato la scorsa settimana. Molti dunque hanno lasciato il lavoro e si sono messi a cercarlo altrove. Con il risultato che Schiphol è ripiombato nel caos.