AGI - "Elisabetta II si è guadagnata il potere incarnando al meglio e al massimo la monarchia moderna". Cosi' lo storico e giornalista Giordano Bruno Guerri commenta con l'AGI la morte della sovrana britannica.
"E' una regina che lascia un'eredità di simpatia, di fascino e addirittura di amore", aggiunge Bruno Guerri osservando che "questo è un lutto mondiale" e che "anche gli inglesi piu' insospettabili di simpatia per la monarchia esprimono dolore perchè Elisabetta è stata una icona di grazia e autorevolezza che ha saputo esercitare un grande fascino".
"I monarchi del passato sono stati assoluti, responsabili di fatti di sangue, mentre lei, avendo avuto la fortuna di salire al trono dopo la seconda guerra mondiale, ha vissuto in un periodo di pace traghettando la monarchia nella pace".
"Anche se - ha proseguito lo storico - la Regina ha fatto comunque una breve guerra, quella delle Falkland nel 1982. Sotto il suo regno abbiamo inoltre assistito allo svuotamento del Commonwealth e per effetto dell'avvento degli Stati Uniti e del loro intervento nelle due guerre mondiali la Gran Bretagna è diventata una potenza marginale da grande potenza mondiale che era".
Ancora, ricorda Giordano Bruno Guerri, "con lei la Gran Bretagna ha portato tre donne a Downing Street e anche questo è stato un passaggio epocale, avvenuto nell'ambito di una delle più grandi rivoluzioni del Novecento, ovvero l'ingresso delle donne nella vita pubblica. Quindi possiamo dire che ha fatto parte di questa rivoluzione. Last but not least, ha saputo superare tutte le vicende problematiche legate ai figli, compresa la morte di Diana".
Insomma, "è stata una brava mamma, una brava regina e un bravo capo di Stato", conclude lo storico.