AGI - Sono dieci anni di Tinder, uno dei social che ha indotto “due grandi cambiamenti che hanno modificato l'accoppiamento del genere umano negli ultimi quattro milioni d’anni", secondo Justin García, del Kinsey Institute for Research on Sex, Gender and Reproduction, come riporta il Paìs.
Il primo cambiamento sarebbe avvenuto tra 10.000 e 15.000 anni fa quando l'agricoltura ci ha resi sedentari e il matrimonio è diventato contratto sociale e culturale, il secondo è arrivato con le app per ‘flirtare’, inclusa la geolocalizzazione, “che hanno trasformato la ricerca del partner sessuale in un processo simile all'ordinazione dei cibo o alla prenotazione di un volo low cost” dichiara Garcìa. Tinder, infatti, permette di trovare persone in uno spazio compreso tra 2 e 160 chilometri.
Dal suo lancio, il social d’appuntamenti è stato scaricato 400 milioni di volte e ha sottratto le luci della ribalta alla vita sessuale e sentimentale della nostra epoca. Rivendica oltre otto miliardi di connessioni, “anche se non specifica se si tratta di interazioni digitali, incontri nel mondo fisico o tutto ciò allo stesso tempo” e pure “la durata e la qualità di quell'accoppiamento è ‘una lotteria’", si osserva.
Tuttavia, l’algoritmo di Tinder stabilisce una classifica di attrattiva che determina la visibilità dei profili e le possibilità di abbinamento, con il risultato che più ‘Mi piace’ vengono postati, più sale l'Elo Score, dal nome della classifica creata nel 1960 da Alfred Elo per le competizioni di scacchi e alla quale si sono ispirati gli sviluppatori di Tinder. E quando si riceve un like da un utente molto popolare, si guadagnano molti punti in classifica.
In questo “decennio Tinder” s’è anche scoperto che mentiamo tutti: uomini con statura e stipendio, donne con l'età.
E che gli uomini danno più del doppio dei ‘Mi piace’ delle donne. Secondo la ricerca della giornalista francese Judith Duportail raccontata nel libro “L’algoritmo dell’amore. Viaggio nelle viscere di Tinder”, questo social assegna tuttavia punteggi diversi per uomini e donne e favorisce gli incontri tra uomini più anziani e donne più giovani e il risultato è un punteggio separato per ogni persona in base alla sua attrattiva e desiderabilità.
Da Tinder si può esser tuttavia rifiutarti (e si viene rifiutati) “per ragioni futili e inaspettate”, analizza il Paìs, come può essere una cattiva sintassi, una maglietta sintetica, un tatuaggio sbagliato o una foto con un panda, perché “i dettagli contano”.
Un’annotazione importante: “Con Tinder si instaura una relazione di amore-odio. Una dicotomia che va in scena ogni volta che l’app viene cancellata e poi ricaricata... fino alla prossima delusione, ovvero quando si adotta un comportamento cauto dopo una rottura relazionale più o meno importante”. Conclude il giornale: “A questo punto, non esiste una relazione più lunga e più stabile di quella con Mr. Tinder”.