AGI - Tra i molti argomenti che figurano oggi sulle prime pagine dei quotidiani internazionali, molto diversificati nelle loro scelte, va segnalato sicuramente lo scoop del Washington Post sui documenti classificati sequestrati nella villa di Trump in Florida: uno di questi riguarda i programmi nucleari di un Paese straniero, non precisato dal giornale. Sulla stampa europea, eccetto quella britannica che resta concentrata sulla nuova premier Liz Truss, trovano più spazio il caro bollette e la crisi del gas.
Washington Post
Tra gli atti sequestrati dall’Fbi nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago c’è un documento “che descrive le difese militari di un governo straniero, comprese le sue capacità nucleari”: lo scrive il Washington Post, che valorizza questa sua esclusiva in prima pagina e sottolinea che le sue fonti hanno evidenziato “le preoccupazioni dell'intelligence statunitense funzionari sul materiale classificato nascosto nella proprietà” dell’ex presidente in Florida.
Secondo il Post, alcuni documenti riguardano “operazioni statunitensi top secret così strettamente sorvegliate che molti alti funzionari della sicurezza nazionale ne erano tenuti all'oscuro” e solo il presidente e uno numero ristretto di membri del suo gabinetto potevano autorizzare altri funzionari governativi a conoscere i dettagli di questi programmi segreti.
“Eppure questi documenti erano immagazzinati a Mar-a-Lago, in incerta sicurezza, oltre 18 mesi dopo che Trump ha lasciato la Casa Bianca”, nota il giornale, e aggiunge che le carte sul nucleare del non meglio identificato Stato estero sono tra i 100 file top secreti trovati dai federali durante la perquisizione dell’8 agosto, e non tra quelli che i legali di Trump avevano consegnato spontaneamente in due tranche, a gennaio e a giugno. Il quotidiano presenta anche un’altra sua esclusiva: immagini che mostrano consulenti di Trump recarsi più volte, dopo la sua sconfitta alle presidenziali, a casa di un funzionario responsabile dello spoglio elettorale in Georgia.
I due sono entrambi indagati con l’accusa di aver manomesso le macchine per il voto in Michigan. Tra gli altri titoli di prima pagina, il rapporto dell’intelligence americana sugli ingenti quantitativi di munizioni che la Russia sta acquistando in Corea del Nord per la guerra in Ucraina, un approfondimento sui casi di infezione contratte in ospedale da bambini e sfociate in meningite, e un’analisi su quanto inciderà la stretta sull’aborto nell’orientamento degli elettori nel voto di midterm.
New York Times
Molti Stati degli Usa stanno adottando nuove misure per garantire la sicurezza del voto alle elezioni di midterm del prossimo novembre. È la notizia che il New York Times evidenzia nella colonna di apertura della sua prima pagina. È la risposta, scrive il Nyt, alla “retorica violenta della destra” che si sta intensificando mentre “stanno diventando un luogo comune i tentativi di intimidire i funzionari elettorali da parte di coloro che rifiutano di accettare i risultati delle presidenziali del 2020”.
Così dal Wisconsin all’Arizona e al Colorado le amministrazioni locali introducono una serie di misure per rafforzare la sicurezza dei loro impiegati addetti al processo elettorale, ma anche dei seggi e persino le cassette postali, con un occhio al voto per corrispondenza. Lo fanno, spiega il giornale, utilizzando finanziamenti statali e federali. Tra gli altri titoli della prima pagina, un reportage da Mosca sull’aria di normalità che Putin cerca di mantenere nella capitale dove la guerra in Ucraina “è lontana dagli occhi e, per molti, anche dai pensieri”, e una cronaca sull’allarme dell’Aiea per i rischi di una fuga radioattiva dalla centrale di Zaporizhzhia.
Wall Street Journal
Una fotografia e un titolo sul terremoto di ieri in Cina, dove secondo il bilancio aggiornato a oggi si contano 66 vittime nella regione del Sichuan, impaginati in apertura, distinguono il Wall Street Journal dagli altri maggiori giornali internazionali che non hanno la notizia in prima in pagina. Il quotidiano finanziario mette, poi, in rilievo due notizie di segno più marcatamente economico. In alto, c’è l’accordo raggiunto dal produttore di sigarette elettroniche Juul con 33 Stati americani e con Puerto Rico perché chiudano le loro indagini sulle pubblicità del ‘vaping’ rivolte a un pubblico minorenne, in cambio del pagamento, in totale, di 438,5 milioni di dollari.
Un conto salatissimo, considerando che l’azienda l’anno scorso aveva già pagato 87 milioni ad altri quattro Stati, e che potrebbe diventare ancora più caro perché altri 9 Stati hanno aperto indagini. Inoltre, la società è impegnata in una battaglia legale con la Fda, l’ente federale di controllo su alimenti e farmaci, che in giugno ha ordinato il ritiro di tutti i suoi prodotti dal mercato Usa.
A centro pagina, invece, un’analisi sui così detti prestiti spazzatura (junk loan), diventati un altro nervo scoperto per i mercati già in fibrillazione per crisi energetica e alta inflazione. Questo genere di prestiti sta soffrendo in modo particolare per l’aumento dei tassi di interesse, e gli investitori temono che possano essere affondati definitivamente da una stretta creditizia, sempre più probabile con il rallentamento dell'economia.
Secondo Fitch, riferisce il Wsj, i default sui junk loan hanno raggiunto i 6 miliardi di dollari ad agosto, il totale mensile più alto da ottobre 2020, ossia in piena pandemia. Gli analisti prevedono che i default aumenteranno, e i rischi sono elevati per la finanza considerato che il vasto mercato dei prestiti si è raddoppiato nell'ultimo decennio e vale circa 1,5 trilioni di dollari.
Financial Times
Liz Truss domina anche oggi la prima pagina del Financial Times, che concede ampio spazio al discorso di insediamento della nuova premier britannica e titola sulla sua promessa di guidare il Regno Unito fuori dalla tempesta energetica. La sua priorità sono gli aiuti a famiglie e imprese per mitigare l’impatto del caro bollette, e le misure secondo Ft potrebbero costare nei prossimi due anni fino a 150 miliardi di sterline, dei quali 60 andrebbero alle attività produttive.
Il piano deve essere ancora definito, ma l’intenzione è stringere i tempi e il neo cancelliere dello Scacchiere (ministro del Tesoro), Kwasi Kwarteng, ci sta lavorando. Quella di Kwarteng è stata tra le primissime nomine di governo decise dalla leader, che “pochi minuti dopo essere entrata al numero 10” di Downing Street “si è messa al lavoro per la formazione del suo governo”.
Ha scelto tutti fedelissimi, con i quali dovrà affrontare la difficilissima crisi energetica. Truss, scrive il giornale, pensa di fissare il tetto del costo annuo medio delle bollette a 2.500 sterline l’anno per utenza (attualmente è di 1.971 ma senza interventi salirebbe, per gli automatismi di mercato, a 3.500 il mese prossimo e potrebbe raggiungere i 6.000 nel 2023). Questa mossa costerà 90 miliardi di sterline all’anno, nota Ft, e dato l’onere elevatissimo per lo Stato Truss intende legare questa spesa a una riforma radicale del mercato dell’energia.
The Times
Prima pagina interamente dedicata a Liz Truss quella del Times, che sceglie per il titolo portante la frase ottimistica della nuova premier: “Possiamo uscire dalla tempesta”. Il quotidiano si diffonde in anticipazioni sul piano della leader per calmierare il caro bollette e sostenere famiglie e aziende in difficoltà per l’impennata spaventosa dei costi di luce e gas: misure per 150 miliardi di sterline in due anni.
Ma la Truss, sottolinea il giornale, resta concentrata anche sul taglio delle tasse, uno dei temi sui quali più ha insistito durante la campagna per conquistare la leadership Tory e Downing Street. Gli sgravi fiscali cui la premier pensa ammonteranno a 30 miliardi di sterline, riferisce il giornale, che mette in evidenza anche l’effetto positivo che il discorso di insediamento della Truss ha avuto sulla Borsa di Londra, dove i titoli delle aziende britanniche hanno guadagnato sull’onda degli aiuti e della diminuzione del carico fiscale annunciati dalla leader.
Tra i titoli che spiccano per la migliore prestazione, quelli della ristorazione con aziende che controllano grandi catene come Greggs, Domino’s Pizza e Mitchell&Butlers, tutte premiate da rialzi di oltre il 6%, mentre si sono attestati sopra il 3% i guadagni di Lloyds Banking, il maggior erogatore di credito alle famiglie britanniche, della società di investimenti Hargreaves Lansdown, e delle imprese di costruzioni Taylor Wimpey e Barratt Developments. Secondo gli analisti, gli investitori scommettono sul fatto che il tetto alle bollette eviterà sia scenari disastrosi per le imprese sia una contrazione della spesa dei consumatori, costretti a risparmiare per pagarsi gas e luce.
Le Monde
Sulla crisi dell’energia c’è un fronte comune Parigi-Berlino: lo afferma Le Monde nel suo titolo di apertura sulla sintonia tra Macron e Scholz che hanno concordato una linea comune in vista delle decisioni che l’Ue dovrà adottare. Quella dei due leader, osserva Le Monde, è una risposta all’”uso politico” del gas che Mosca ha ammesso implicitamente di fare nel momento in cui ha condizionato la ripresa dei flussi sul gasdotto Nord Stream 1 alla revoca delle sanzioni economiche occidentali. Macron è favorevole a “un meccanismo di contribuzione europea” per tassa gli extraprofitti delle aziende energetiche.
Francia e Germania, hanno inoltre convenuto il presidente e il cancelliere, si aiuteranno a vicenda su gas ed elettricità fornendosi integrazioni energetiche se saranno necessarie, visto anche che il governo tedesco ha prorogato l’attività di due centrali nucleari che avrebbero dovuto essere dismesse quest’anno. Spazio in prima pagina anche a Liz Truss, che il quotidiano giudica con accenti piuttosto critici: “Il suo discorso liberale sembra disconnesso dalla crisi economica e sociale in cui sta lottando il Paese. C'è da sperare che esca da questo grande scarto tra l'ideologia liberale e la realtà”, scrive Le Monde.
Le Figaro
“La penuria di manodopera è l’incubo delle imprese”: così titola in apertura Le Figaro, che punta su una sua inchiesta tra gli imprenditori. La ripresa post Covid in Francia ha generato 750.000 posti di lavoro “e questo ha creato grandi problemi di reclutamento in un contesto in cui i comportamenti riguardo al lavoro sono cambiati”, scrive il giornale, secondo cui attualmente restano senza risposta in Francia complessivamente 355-400 offerte di impiego, una cifra superiore del 60% al dato che si registrava prima della pandemia.
Il quotidiano, poi, prende posizione contro la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche e nel suo editoriale scrive: “A pochi giorni dalla presentazione del bilancio, la sinistra, per la quale ogni problema trova soluzione nelle tasse, intensifica il suo attivismo, purtroppo appoggiato da parte della maggioranza. Poiché il ragionamento semplicistico non ha mai risolto un problema economico, è dubbio che una tassa eccezionale sulle imprese supererà la crisi energetica. Al contrario, Emmanuel Macron ha tutte le buone ragioni per non cedere alla demagogia”.
El Pais
Politica interna in primo piano su El Pais, che sceglie come notizia del giorno il dibattito in Senato sulla crisi energetica, trasformato dal premier Sanchez in un attacco frontale contro il capo dell’opposizione, il leader del Partito popolare Feijòo, che non si è sottratto al “corpo a corpo”, rimasto comunque sempre nei limiti della correttezza, senza eccessi verbali. Sachez, nota il giornale, “ha ammesso la realtà indicata dai sondaggi che per la prima volta in questa legislatura sta emergendo un’alternativa di governo e ha accettato la sfida”.
Mentre il presidente del PP che “avrebbe dovuto presentare le sue credenziali in parlamento come l'incarnazione di quell'alternativa in un momento cruciale per la Spagna e l'Europa” ha invece preferito “celebrare il suo status di leader del partito di maggioranza della coalizione che i sondaggi stilano in alternativa all'attuale governo” e “ha praticamente ignorato il gravissimo contesto mondiale ed europeo”.
Feijòo ha però offerto sostegno al governo in cambio della rottura di Sanchez con i suoi attuali partner di coalizione. “Impossibile sapere la portata di questa offerta in un Paese dove la giustizia è bloccata da quasi quattro anni per il rifiuto dei popolari di trattare”, osserva El Pais. Tra gli altri titoli, un fatto di cronaca che ha fatto discutere in Spagna: la condanna a 10 anni di carcere di un uomo di 62 anni che molestava su WhatsApp un diciassettenne, infine suicidatosi dopo aver ricevuto in tre ore 119 messaggi dallo stalker.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Un’intervista a Olaf Scholz è il titolo principale sulla prima pagina della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che con il cancelliere ha parlato soprattutto di gas e crisi energetica. Il titolo è sull’impegno di Scholz per interventi che possano calmierare in tempi brevissimi i costi dell’elettricità. E’ questo, ha spiegato, l'obiettivo del terzo pacchetto di misure recentemente presentato dalla coalizione di governo. Gli effetti sui prezzi secondo Scholz si vedranno subito: "Se faremo a modo nostro, ci vorranno settimane anziché mesi", ha detto il cancelliere, e ha ricordato che anche l’Ue si sta muovendo e che i provvedimenti europei si sommeranno a quelli tedeschi in direzione di “una regolamentazione chiara" per il limite di prezzo per i cosiddetti consumi di base di elettricità.
Meno ottimista, però, sull'andamento del prezzo del gas: "È più difficile acquistare risorse fossili come il gas naturale, che sono fortemente determinate dall'andamento del prezzo del mercato mondiale", ha sottolineato il cancelliere. Scholz ha poi escluso i rischi di “rivolte popolari” in Germania quest’inverno, su cui nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme la sua ministra degli Esteri, Annalena Baerbock: “Non credo a queste profezie di Cassandra”, ha affermato il cancelliere, convinto della solidità della democrazia tedesca. “Se restiamo uniti come Paese, come nazione, supereremo questo momento”, ha assicurato.
China Daily
Spazio per il terremoto nel Sichuan sulla prima pagina del China Daily, che mette l’accento sull’efficienza dei soccorsi dopo la scossa di magnitudo 6.8 che ha causato decine di vittime. In risalto anche il richiamo di Xi Jinping “sulla necessità di mobilitare tutte le risorse disponibili della nazione per fare progressi nelle tecnologie di base al fine di superare gli ostacoli che ostacolano lo sviluppo del Paese e ottenere un vantaggio competitivo in settori chiave”.
Il leader ha parlato ieri durante la seduta della Commissione centrale per le riforme, da lui stesso presieduta, e ha sottolineato “gli importanti vantaggi del sistema socialista” nell’impegno per “la grande innovazione scientifica e tecnologica, sfruttando appieno il ruolo del mercato”. Sul giornale torna in evidenza anche la questione di Taiwan, con la presa di posizione del ministero cinese della Difesa, che “si oppone fermamente” alla vendita di arme americane a Taipei.
Quotidiano Del Popolo
Tra la doverosa attenzione per il terremoto in Sichian e per il discorso di Xi Jinping che chiede maggiore impegno del partito sull’innovazione tecnologica, il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, trova spazio anche per un commento sulla crisi energetica in Europa, costretta a “ingoiare una pillola amara” mentre i cittadini “pagano il prezzo dei giochi politici” sulla guerra in Ucraina, e cominciano a protestare.
Nell’articolo, pubblicato anche dal Global Times, si sostiene che sempre più europei stanno abbandonando la loro “istintiva solidarietà” con l’Ucraina perché “comprendono gradualmente di essere loro stessi a pagare il prezzo per la strategia del ‘politicamente corretto’ dei loro governi che si accodano alle sanzioni degli Usa contro la Russia”.
Secondo l’articolo, che cita dichiarazioni di abitanti di varie città europee, come Praga, Duesseldorf e Parigi, “l'attuale crisi energetica e l'aumento delle bollette del gas potrebbero essere solo l'inizio poiché è difficile per molti Paesi europei rimediare alla carenza di gas, date che mantengono le sanzioni alla Russia per il conflitto con l'Ucraina, e molti politici e analisti europei hanno avvertito di un inverno duro non solo per i residenti in Europa, ma anche per le economie”.