AGI - "Per quanto forte possa essere la tempesta, so che il popolo britannico è più forte": con queste parole, pronunciate sotto una tipica pioggia battente londinese, Liz Truss si è presentata al Paese nella sua nuova veste di premier britannico.
Poche ore prima c'era stata l'investitura ufficiale a Balmoral: per la prima volta in 70 anni di regno, la cerimonia si è svolta nella residenza scozzese e non a Buckingham Palace, a causa di problemi medici della regina, che comunque è apparsa in buono stato.
Elisabetta II ha ricevuto e accolto le dimissioni di Boris Johnson e successivamente ha dato l'incarico a Truss. Lasciando per l'ultima volta Downing Street, il premier dimissionario ha assicurato "fervido sostegno" alla sua ex ministro degli Esteri, rivendicando d'altro canto i risultati del suo esecutivo.
BoJo ha sottolineato di aver portato a termine la Brexit, il suo principale cavallo di battaglia, di aver realizzato rapidamente una campagna vaccinale contro il Covid 19, vaccinando una percentuale altissima della popolazione in breve tempo, e, negli ultimi mesi, di aver sostenuto l'Ucraina anche con l'invio di armi, "contribuendo a cambiare il corso della guerra".
Per concludere, ha scelto di citare Cincinnato, un riferimento storico al ritiro a vita privata che alcuni però hanno letto come a un'allusione di un suo possibile ritorno.
Arrivata a Downing Street sotto la pioggia, Truss si è detta "onorata della responsabilità ricevuta in momento cruciale", assicurando che il Paese ha "ciò che serve per affrontare le sfide" di fronte.
Come già anticipato da lei stessa, la nuova leader dei Tory - eletta ieri battendo lo sfidante Rishi Sunak - ha annunciato di avere un "piano audace" per far crescere l'economia "attraverso tagli fiscali e riforme".
Ha anche assicurato che si occuperà della crisi energetica causata dalla guerra all'Ucraina del presidente russo Vladimir Putin e difenderà "l'approvvigionamento energetico".
Attenzione sarà data anche alla salute, ha aggiunto, promettendo impegno per dare "basi solide" al sistema sanitario nazionale.
"Rimetterò il Paese sulla strada del successo", ha concluso, dicendosi "determinata a mantenere le promesse".
Dopo la foto di rito con il marito Hugh O'Leary davanti alla porta di Downing Street, la neo premier si è recata in Parlamento da dove lavora per mettere in piedi la sua squadra di governo.
Domani la attende la prima riunione di gabinetto e il Question Time a Westminster con il confronto diretto con il leader del Labour Party, Keir Starmer.
I problemi da affrontare non sono pochi, a cominciare dall'aumento del costo della vita legato alla crisi energetica.
Per affrontarlo, Truss punta a congelare le bollette energetiche per famiglie e imprese per un anno e mezzo e consentire alle società che forniscono gas ed elettricità di ottenere prestiti dal governo per sovvenzionare queste bollette.
Il piano, che non è stato ancora presentato ufficialmente ma è stato già anticipato dalla stampa, prevede di congelare a 2.500 sterline all'anno le bollette delle famiglie, attualmente bloccate a 1.971 sterline ma che a partire dal 1 ottobre potrebbero arrivare a 3.549 sterline, con un aumento dell'80%.
Un tetto che dovrebbe essere rivisto a gennaio e che secondo alcuni analisti potrebbe superare le 5mila sterline. L'entourage della Truss ha parlato di intervento "grande e audace" che "porterà denaro a tutti", e potrebbe costare fino a 90 miliardi di sterline.