AGI - La crisi del gas e le sue pesanti conseguenze in Europa è ancora in evidenza sulle prime pagine internazionali. Ampio lo spazio anche per la guerra in Ucraina, che secondo le analisi di alcuni giornali rappresenta come il culmine del lungo processo di demolizione dell’eredità politica di Mikhail Gorbaciov, ultimo leader dell’Urss che mise fine alla guerra fredda e fu premiato con il Nobel per la pace. Sulla stampa americana resta in primo piano l’inchiesta sui documenti top secret in possesso di Trump.
Washington Post
Dagli atti dell’indagine sui documenti classificati ritrovati nella residenza di Trump a Mar-a-Lago si profilano rischi di un procedimento penale per due avvocati dell’ex presidente, e per lui stesso. È questa la notizia principale sulla prima pagina del Washington Post, che dà rilievo alla valutazione di vari giuristi.
Le carte che il Dipartimento della Giustizia ha depositato ieri, secondo gli esperti citati dal quotidiano, contengono elementi che potrebbero portare all’apertura di un procedimento contro gli avvocati di Trump Evan Corcoran e Christina Bobb per aver ostacolato le indagini del governo, dichiarando agli inquirenti di aver consegnato tutti i documenti riservati quando in realtà molti erano rimasti in possesso di Trump.
Quanto al miliardario, la cosa è più complessa perché si tratta di capire se egli abbia dato indicazioni ai due legali ed eventualmente perché abbia voluto trattenere i documenti riservati. Si tratta di sviluppi, sottolinea il Post, che emergono nel giorno in cui Trump ha ingaggiato un nuovo avvocato, Chris Kise, ex consulente del governatore repubblicano della Florida, Ron De Santis, per assisterlo in questa vicenda.
Tra gli altri titoli, la perdita di competenze degli studenti americani durante la pandemia che emerge dalla pessima media nazionale dei risultati di test condotti nelle scuole elementari dall’organismo nazionale di valutazione scolastica, il Naep: in matematica c’è stato un calo di 7 punti, il primo arretramento di sempre, e in grammatica di 5 punti, il più elevato da 30 anni in qua.
Spazio anche agli effetti della siccità nel bacino del Mississippi, al braccio di ferro tra datori di lavoro e impiegati sullo smart working, e alla vicenda di un tredicenne transgender escluso dalla squadra di hockey della scuola dopo essere stato tra i promotori del team.
New York Times
Punta ancora una volta sull’Ucraina il New York Times, che in prima pagina titola sulla paura della minaccia nucleare che affligge gli abitanti della zona della centrale di Zaporizhzhia, e dedica due analisi a Putin.
Il giornale vede il presidente russo sempre più in difficoltà sul fronte interno, dove la sua propaganda vende la guerra in Ucraina come “una lotta per la stessa esistenza della Russia” mentre il leader si sforza di mantenere nel Paese una normalità apparente e anche per questo si rifiuta di procedere un reclutamento forzoso nell’esercito anche se sarebbe necessario per rinfoltirne le fila dopo le pesanti perdite subite in Ucraina.
Il Nyt osserva inoltre che la guerra è di fatto rivolta anche contro l’eredità di Gorbaciov: nel discorso in cui annunciò “l’operazione militare speciale” il 24 febbraio scorso, ricorda il giornale, Putin parlò infatti dello scioglimento dell’Urss come della “più grande catastrofe geopolitica del secolo”, e del “nostro unico momento di debolezza, che è bastato a distruggere l’equilibro di forze nel mondo”.
Tra gli altri titoli, il deficit di competenze registrato tra gli studenti americani dopo la pandemia, il via libera negli Usa al vaccino contro la variante Omicron del Covid, l’indagine sui documenti riservati sequestrati a Trump.
Wall Street Journal
Grosso titolo sulla prima pagina del Wall Street Journal per l’autorizzazione che la Fda, autorità americana del farmaco, ha dato al richiamo vaccinale anti Covid specifico per la variante Omicron del virus. Si tratta, sottolinea il giornale, della prima volta che il vaccino viene modificato da quando è iniziata la pandemia, per renderlo bivalente, in grado di proteggere sia dalla forma originaria del virus sia da quella mutata.
Il booster sarà somministrabile a tutti gli americani, non riservato ai soggetti più fragili. In rilievo anche un approfondimento sul prezzo del petrolio, che ha perso l’8% negli ultimi due giorni e chiude in calo il terzo mese consecutivo: dopo la forte spinta al rialzo impressa dai timori che il greggio russo non sarebbe stato più disponibile per effetto della guerra in Ucraina, il mercato si va deprimendo a causa dei timori di una recessione e del calo della domanda globale dovuto al rallentamento delle attività industriali.
Tra gli altri titoli, spazio alla crisi di Bed Bath & Beyond, catena americana di negozi di prodotti per la casa, che ha subito un forte calo delle vendite e ha annunciato la chiusura di 150 esercizi, la riduzione del personale e la vendita di azioni per fare cassa.
Financial Times
Punta sulla crisi del gas il Financial Times, che dedica il maggior titolo della sua prima pagina al fermo della produzione di molte aziende tedesche che non riescono a sostenere i forti rincari delle bollette energetiche a causa della stretta della Russia sulle forniture. E’ una tendenza che si diffonde nel manifatturiero in Germania e che il ministro dell’Economia Habeck considera “allarmante”, sottolinea il giornale.
È un nuovo acuto picco delle difficoltà crescenti dell’Europa di fronte ai tagli dei flussi dalla Russia, che ieri ha annunciato una nuova chiusura del gasdotto Nord Stream 1, tra accuse di usarlo come arma di ritorsione contro le sanzioni occidentali. La Germania, ricorda Ft, ha goduto a lungo di “vantaggio competitivo” proveniente dall’abbondante disponibilità di gas russo a prezzo basso, un vantaggio che secondo Habeck “non tornerà tanto presto, se mai tornerà”.
Tra gli altri titoli, la riduzione delle emissioni della Cina per effetto del rallentamento produttivo innescato dalla rigida politica “zero Covid” di Xi Jinping, e la battaglia legale tra le due maggiori industrie farmaceutiche britanniche, AstraZeneca e GlaxoSmithKline (GSK), per contendersi un manager ritenuto molto abile, Christopher Sheldon: AstraZeneca ha segnato un punto a suo favore, ottenendo un’ordinanza giudiziaria che vieta a Sheldon di prendere servizio a GSK, il che avrebbe dovuto fare oggi.
The Times
Nel Regno Unito la famiglia tradizionale è in declino secondo uno studio della “children commissioner”, una sorta di garante dell’infanzia, dame Rachel de Souza, cui il Times dà il posto principale sulla sua prima pagina. Emerge che un bambino su 4 cresce in un contesto monogenitoriale e che il 44% (a fronte di una media europea del 13%) dei nati nel 2000 ha vissuto almeno per un periodo fuori da una “famiglia nucleare”, dato molto elevato se si confronta con il 21% dei nati nel 1970.
“Si tratta più della qualità delle relazioni familiari che della composizione della famiglia o del suo posizionamento sociale”, sottolinea la garante, che sollecita il prossimo governo a potenziare le politiche per la famiglia. Spicca sul quotidiano anche una grande fotografia del premier uscente Boris Johnson che, giubbotto antiproiettile indosso, partecipa a un’operazione antidroga della polizia a Londra, “tra lo sconcerto degli abitanti” del quartiere.
Le Monde
La crisi energetica provoca “un ritorno forzato al carbone”, titola in apertura Le Monde, che legge in chiave ecologista uno degli effetti della riduzione delle forniture di gas russo proprio mentre Mosca annuncia una nuova chiusura del gasdotto Nord Stream 1. Nel timore di dover imporre razionamenti dell’elettricità, molti Paesi, tra i quali Germania e Francia, hanno prorogato l’attività o riaperto centrali a carbone, e anche se queste misure sono state presentate come indispensabili e temporanee, sottolinea il giornale, “contravvengono agli obiettivi fissati per il clima”.
Si tratta di uno scenario “inquietante a livello internazionale” anche perché l’estrema siccità ha provocato un calo della produzione di energia idroelettrica in Cina, spingendo anche Pechino verso un uso del carbone ancora più massiccio di quanto già non facesse. Al tema si collega un altro titolo, specificamente sul cambiamento climatico, con il bilancio della caldissima estate fornito da Meteo France: in Francia le temperature medie sono state di 2,3 gradi centigrade più alte rispetto ai valori degli anni dal 1990 al 2020.
Le Figaro
Con la sua fuga l’imam marocchino radicale Hassan Iquioussen “sfida la Francia”, afferma Le Figaro che mette in apertura la vicenda del predicatore islamista dileguatosi prima che il Consiglio di Stato confermasse la sua espulsione per aver propagato teorie antisemite e contro la parità dei sessi. Si ritiene che l’imam sia riuscito a nascondersi in Belgio per evitare di essere rimpatriato dalle autorità francesi, con il consenso del Marocco, che ha revocato a Iquioussen il lasciapassare consolare concessogli e permetterne così il rientro forzato in patria. Sul caso è scoppiata una polemica politica con le opposizioni all’attacco del governo e specialmente del ministro dell’Interno, Gerard Darmanin.
L’imam adesso viene ricercato su tutto il territorio nazionale, ma secondo il governo non sarebbe stato possibile, in base alle leggi francesi, arrestarlo prima della decisione del Consiglio di Stato.
El Pais
“La Russia di Putin disdegna l’eredità di Gorbaciov”, titola El Pais in apertura che sottolinea la “presa di distanza” di Mosca dall’ultimo leader dell’Urss ricordato invece dal resto del mondo come un gigante. Il giornale nota che Gorbaciov, dopo la sua caduta, è stato relegato in un “isolamento politico” mentre oggi, nel paragone in controluce con Putin, emerge il suo vero valore di leader che “preferì la libertà dei suoi cittadini invece che l’uso della forza per tenerli sotto un sistema comunista sclerotizzato e non riformabile”.
Gorbaciov rappresentava “il sogno di un mondo pacifico e stabile governato dal diritto internazionale”, Putin invece “è l'uomo dell'unilateralismo, della guerra, della polarizzazione e del riarmo”, che “usa il cuneo della violenza e della guerra come strumenti di un’instabilità in cui i più forti possono imporre a tutti la loro legge”, nota il giornale, secondo ancora peggio del raffronto tra i due presidenti è quello sul loro modello di nazione, che fa risaltare la differenza “tra una Russia speranzosa che ha allargato l'area della libertà, e una Russia depressa dalla guerra contro un Paese fratello e da un'economia scossa dallo sforzo bellico, dalle sanzioni e dalla corruzione di un'oligarchia mafiosa”.
In risalto anche la crisi del gas, con il governo Sanchez che a parole esclude razionamenti ma che li ha previsti come misura possibile nel piano di risparmio energetico trasmesso all’Ue.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
L’intesa tra i ministri degli Esteri dell'Ue per limitare l'ingresso di cittadini russi è tra le notizie in evidenza sulla prima pagina della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Si tratta in concreto della sospensione dell’accordo sottoscritto nel 2007 con la Russia per agevolare il rilascio dei visti, il dovrebbe ridurne considerevolmente il numero, tra l’altro impedendo il così detto "visa shopping".
Resta però aperto il problema, nota la Faz, di come gestire i circa dodici milioni di visti che sono già stati rilasciati ai russi e sono ancora validi. I ministri degli Esteri hanno chiesto alla Commissione Ue di presentare delle linee guida in merito. Nel frattempo, i singoli Paesi potranno adottare misure a livello nazionale ma dovranno farlo in conformità con le regole di Schengen, e ogni singolo caso dovrà essere esaminato e motivato per iscritto. Spazio anche alle dure parole del presidente tedesco Steinmaier contro la Chiesa ortodossa russa, accusata di essere “complice dei crimini della guerra contro l’Ucraina” e di essere diventata sotto il patriarca Kirill una "ideologia totalitaria travestita da teologia".
China Daily
La replica della Cina alle accuse dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, sul trattamento della minoranza etnica uiguri è tra le notizie del giorno per il China Daily. Il dossier presentato da Bachelet proprio negli ultimi minuti del suo mandato alle Nazioni Unite definisce “credibili” le denunce di torture, sterilizzazioni forzate e internamenti, e ritiene ipotizzabile un crimine contro l’umanità. L’ambasciatrice americana ha parlato di “sparizioni” di cittadini uiguri. La missioni diplomatica cinese alle Nazioni Unite ha ribattuto sostenendo che “attualmente, le persone nella regione autonoma dello Xinjiang Uygur godono di sicurezza e stabilità e vivono e lavorano in pace e felicità.
I diritti umani di tutti i gruppi etnici sono pienamente protetti”, non vi sono “cosiddette sparizioni forzate nello Xinjiang”, ma si tratte di calunnie strumentali deli Usa per “contenere la Cina”. Al contrario, secondo Pechino, sono proprio gli Stati Uniti ad “avere seri problemi di sparizioni forzate e una situazione precaria dei diritti umani che peggiora ogni giorno”.
QUOTIDIANO DEL POPOLO
La cooperazione militare tra Cina e Russia continuerà senza lasciarsi condizionare da fattori esterni: lo assicura l’ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, in un’intervista che il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, pubblica in tandem con il Global Times. L'Occidente “ha intensificato la sua campagna propagandistica” contro la partnership tra Pechino e Mosca, considerata come "minaccia", afferma il diplomatico, e spiega che “la cooperazione militare e di sicurezza tra Cina e Russia serve i reciproci interessi fondamentali, non prende di mira nessuna terza parte e favorisce la pace, la stabilità e lo sviluppo regionali”.
Per questo i due Paesi intendono portarla “a un livello più elevato e per coprire una gamma più ampia di aree”. È se mai la Nato guidata dagli Usa e “strumento per l'egemonia statunitense”, accusa Zhang, che “è diventata gradualmente una seria minaccia alla pace e alla sicurezza mondiale”.