AGI - In un video di due minuti pubblicato su Twitter, la giornalista Lisa LaFlamme ha annunciato di essere stato licenziata come conduttrice del notiziario di Ctv, uno dei programmi televisivi più seguiti in Canada. Quando la giornalista ha spiegato la motivazione, il suo caso è diventato virale: LaFlamme è stata licenziata perchè i suoi capelli sono diventati grigi.
"Sono ancora sconvolta e rattristata - ha detto - a 58 anni continuavo a pensare che avrei raccontato molte altre storie che impattano ogni giorno la nostra vita". La giornalista, che conduceva con successo il programma dal 2011, era stata una delle donne che, durante la pandemia da Covid, avevano smesso di tingersi i capelli.
I have some news... pic.twitter.com/lTe3Rs0kOA
— Lisa LaFlamme (@LisaLaFlamme_) August 15, 2022
La direzione le aveva permesso di andare in studio con il colore naturale dei capelli, una scelta che lei stessa aveva definito "liberatoria". "Avrei voluto farla molto tempo prima", aveva aggiunto. Ma giovedì il sito The Globe and Mail ha rivelato che Michael Melling, dirigente di Ctv News, aveva chiesto "chi avesse approvato la decisione di lasciare che Lisa andasse in diretta con i capelli grigi".
Lui e la giornalista avevano avuto uno scontro, Melling le aveva comunicato che il contratto era finito. Il caso ha scatenato reazioni indignate tra i telespettatori anche perchè LaFlamme è uno dei volti più popolari dell'informazione canadese: a Ctv News da trentacinque anni, la giornalista ha realizzato in carriera molti reportage da zone di guerra e da luoghi colpiti da disastri naturali, oltre ad aver vinto di recente il premio di miglior conduttrice di notiziari agli Oscar televisivi canadesi.
In un comunicato, Bell Media, casa madre della rete televisiva, ha spiegato la sua decisione come una risposta al "cambiamento dei gusti dei telespettatori". La scelta del sostituto, Omar Sachedina, 39 anni, considerato molto bravo e simbolo della diversità, visto che viene da una famiglia musulmana indiana emigrata dall'Uganda, non ha placato le polemiche