AGI - L'intelligence del ministero della Difesa ucraino conferma di avere informazioni sulla preparazione di un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle forze armate russe. È quanto riferisce la stampa ucraina, mentre da Mosca si insiste sulle responsabilità occidentali nell'istigare Kiev ad attaccare la centrale.
Secondo Kiev è in corso la preparazione di "una provocazione da parte degli occupanti presso la centrale nucleare il 19 agosto. La società ucraina Energoatom ha riferito che i russi intendono spegnere i blocchi di alimentazione funzionanti della centrale e di scollegarli dalla rete elettrica ucraina. Al personale autorizzato è stato ordinato di restare a casa, con l'eccezione di un piccolo numero di dipendenti che saranno ammessi nel sito".
Ancora, secondo l'intelligence, il personale dell'azienda atomica russa Rosatom ha in gran parte lasciato il territorio della centrale. "Dato il numero di armi che si trovano attualmente sul territorio della centrale nucleare, oltre ai ripetuti bombardamenti provocatori, c'è un'alta probabilità di un attacco terroristico su larga scala all'impianto nucleare", ha concluso il ministero della Difesa di Kiev.
Gli Stati Uniti hanno denunciato il "disprezzo" manifestato dalla Russia "riguardo la sicurezza e il nucleare". "Siamo a conoscenza - ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price - dei maltrattamenti" da parte dei soldati russi del personale ucraino che lavora nella centrale ucraina di Zaporizhzhia. Per questo Washington ha rinnovato l'invito a lasciare ispezionare la centrale ucraina da parte di membri dell'agenzia internazionale per l'energia atomica.
Mosca, da parte sua, ha respinto la proposta avanzata dall'Onu per una immediata demilitarizzazione della centrale. È "impossibile", ha detto un esponente del consiglio della amministrazione russa locale, Vladimir Rogov, citato dall'agenzia russa Ria Novosti, "Perché oggi solo i sistemi di difesa aerea russi e solo i soldati russi proteggono la centrale nucleare dalla distruzione e dalle conseguenze irreparabili, da un disastro causato dall'uomo e da tutto ciò con cui l'umanità dovrà fare i conti per decenni", ha detto, in un intervento trasmesso dal canale televisivo "Russia 24".
Mosca ha anche accusato gli Stati Uniti di "non disdegnare le menzogne nei tentativi sfrenati di denigrare la Russia". Per i diplomatici russi in Usa, "sotto la retorica elogiativa di Washington, il regime di Kiev continua a colpire sistematicamente" la centrale di Zaporizhzhia "con razzi, e utilizzando velivoli senza pilota".
L'obiettivo "è creare una zona di esclusione fino a 30 km e accusare la Russia di terrorismo nucleare", ha affermato l'ambasciata russa. "Mettere a tacere questi fatti è inaccettabile e incoraggia solo l'impunita' di Kiev", ha sottolineato ancora l'ambasciata russa. "Avvertiamo che tale retorica irresponsabile degli Stati Uniti - conclude il comunicato - sta spingendo le forze armate ucraine ad attuare piani criminali che potrebbero portare a conseguenze con cui l'Europa dovrà far fronte per molti decenni".
Il Consiglio della Duma di Stato sta pensando di fare appello alle organizzazioni internazionali e ai parlamenti degli altri Paesi sulla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha dichiarato il presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento russo, Leonid Slutsky. "Sono pronto a sostenere una riunione straordinaria del Consiglio della Duma di Stato. Dovremmo esprimere la nostra posizione in modo forte e chiaro e, forse, fare appello alle istituzioni internazionali e ai parlamenti del mondo per quanto riguarda la sicurezza dei siti nucleari e l'inammissibilità del terrorismo nucleare", ha dichiarato Slutsky su Telegram. "La tensione continua a crescere intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia", ha aggiunto. Il presidente dell'organo elettivo, Vyacheslav Volodin, ha rinviato a lunedì la decisione su un'eventuale riunione straordinaria del Consiglio della Duma .
"La Russia deve fare il necessario per la sicurezza di Zaporizhzhia. Non vogliamo una nuova Chernobyl" è l'appello arriva dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, di ritorno da un viaggio in Ucraina dove ha incontrato Zelensky e il Segretario Generale Onu Antonio Guterres, con i quali ha discusso anche della situazione relativa alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
"Non si tratta di un tema come gli altri, ma di qualcosa per cui è urgente l'intervento dell'Agenzia per il Nucleare (AIEA). In questo momento nella centrale si trovano tecnici ucraini. Zelensky ha chiesto che un nostro intervento affinché la Russia elimini le mine e gli esplosivi con cui è stata riempita l'area il più rapidamente possibile. Come ho detto ieri, nessuno vuole una nuova Chernobyl. Ne parlerò con Putin e chiederò che la Russia faccia quanto in suo potere e compia i passi necessari, compreso proteggere i tecnici e i militari ucraini che si trovano nella centrale", ha detto Erdogan tornato da Leopoli.