AGI - C’è un mistero nelle decine di tonnellate di pesci morti nel fiume Oder, tra Polonia e Germania. Da diversi giorni, infatti, informa Le Nouvelle Observateur, decine di tonnellate di pesci morti continuano ad affiorare ed essere ripescate lungo il grande fiume.
L'origine dell'inquinamento così come la sostanza inquinante rimangono sconosciute, ha affermato domenica sera il ministro del Clima polacco, perché le analisi dei pesci recuperati non hanno confermato la presenza di mercurio o metalli pesanti mentre l'unica anomalia rilevata rimane l'alto livello di ossigeno nell'acqua.
I ministri competenti dei due paesi hanno assicurato tuttavia che l'inquinamento dell'Oder non ha avuto alcun impatto sulle falde acquifere o sull'acqua potabile su entrambi i lati del fiume mentre sabato però la polizia polacca ha offerto una ricompensa di 210.000 euro per trovare l'autore dell'inquinamento.
Il governo nazionalista-populista polacco è stato criticato sia dalla Polonia che dalla Germania per non aver reagito prima e anche in tempo. In ogni caso il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha fatto mea culpa riconoscendo sabato scorso di essere stato informato della situazione il "9 o 10 agosto", mentre i primi segni di inquinamento sono invece stati registrati addirittura il 26 luglio intorno alla città polacca di Olawa, che si trova nel sud-ovest del Paese.
L'opposizione, le autorità locali e le organizzazioni ambientaliste chiedono le dimissioni dei responsabili del caso, compreso un viceministro che giovedì ancora incoraggiava le persone a nuotare nell'Oder e refrigerarsi dal caldo.
La procura ha aperto un'inchiesta. L'Oder, tuttavia, che scorre prima in Polonia, poi forma un confine naturale tra la stessa nazione e Germania, è stato considerato per molti anni un fiume relativamente pulito, anche perché ospita circa 40 specie di pesci e attira sulle proprie sponde molte specie di uccelli e animali.