AGI - Secondo le forze armate israeliane, delle 35 persone morte a Gaza durante l'operazione militare "Breaking Dawn", 15 sarebbero state uccise dai razzi sparati dalla Jihad islamica contro Israele ma caduti nella Striscia. Le cifre sono state riferite da Ran Kochav, portavoce delle forze israeliane, secondo quanto riportato dalla testata The Times of Israel.
Altre 11 vittime, ha aggiunto il portavoce, non erano affiliate ai gruppi islamisti presi di mira dalle forze israeliane. Il bilancio provvisorio delle vittime civili dell'operazione è dunque di 26 morti, ha spiegato Kochav, mentre sarebbero 9 le persone uccise dai raid israeliani in quanto ritenute appartenenti alla Jihad islamica.
Durante i tre giorni di ostilità ai quali è seguito il cessate il fuoco siglato la notte scorsa "sono stati uccisi più palestinesi dal fuoco della Jihad islamica che da quello delle forze israeliane", ha fatto notare il portavoce in un briefing coi giornalisti.
Le cifre riferite da Israele sono diverse da quelle riportate dal ministero della Salute palestinese, secondo il quale il bilancio dei bombardamenti a Gaza degli ultimi giorni e' di 44 morti, tra i quali ci sarebbero 15 bambini e 4 donne.