AGI - La temuta parola “recessione” rimbalza sulle prime pagine dei giornali americani che danno tutti grande evidenza alla contrazione del Pil Usa per il secondo trimestre consecutivo e alle preoccupazioni che il dato alimenta sull’ormai possibile ingresso dell’economia in una fase recessiva. Il gas è invece il tema che ricorre sui quotidiani europei, con lo sguardo puntato sul caro bollette. Da segnalare uno ‘scoop’ di Le Monde sulle coperture che l’agenzia europea Frontex ha garantito a violazioni dei diritti umani nel respingimento dei migranti, secondo un’indagine dell’organismo di vigilanza dell’Ue. La telefonata tra Biden e Xi Jinping è invece in maggior risalto sui giornali cinesi.
WASHINGTON POST
Aumentano negli Usa i timori di recessione, alimentati dal calo del Pil per il secondo trimestre consecutivo: è la notizia di primo piano per il Washington Post. “Per molti aspetti, l'economia è in un territorio inesplorato. L'unica volta che ci sono stati sei mesi di contrazione senza una recessione sembra essere stato nel 1947”, sottolinea il giornale, che cita Tara Sinclair, professore di economia alla George Washington University, e sintetizza così un quadro interno preoccupante: inflazione ai massimi di 40 anni da diversi mesi, indebolimento delle vendite di case e difficoltà per alcuni settori imprenditoriali, tra cui tecnologia e finanza, prime crepe nel mercato che finora era rimasto in espansione. Tutto ciò in un contesto internazionale dove pesano la guerra in Ucraina e gli aumenti dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali di molti Paesi, compresi gli Usa.
Tra gli altri argomenti, ancora in evidenza l’intesa tra il capogruppo democratico al Senato, Schumer, e il riottoso senatore Manchin, il cui voto era indispensabile per approvare leggi chiave dell’amministrazione: due i titoli, che approfondiscono da un lato le norme per contrastare il cambiamento climatico, con 369 miliardi di dollari di investimenti nell’energia verde, e dall’altro il costo politico del compromesso con Manchin, che ha comportato un ridimensionamento delle ambizioni delle misure proposte da Biden su costo dei farmaci, fisco e riduzione del deficit. Da segnalare un servizio sull’inedita propensione ad acquistare armi da fuoco che si sta diffondendo tra le donne di colore, uno dei settori della società americana finora tra i più ostili al loro libero possesso.
NEW YORK TIMES
Il calo del Pil “amplifica la paura di una recessione”, titola il New York Times, che ragiona anche sulle conseguenze politiche del dato negativo sulla crescita Usa: “a Washington si è cominciato a discutere se una recessione si in corso e se la colpa sia del presidente Biden”, scrive. La Casa Bianca è sulla difensiva, e all’uscita dei dati sul Pil ha risposto cercando di veicolare la rassicurante spiegazione che un rallentamento dell’economia è fisiologico dopo il rialzo dei tassi, e che è inoltre inevitabile in una fase di transizione a una crescita sostenibile dopo la rapida ripresa dello scorso anno.
Comunque sia, per la maggioranza degli americani l’etichetta “recessione” conta meno della realtà, sottolinea il giornale, perché la gente fa più fatica a tirare avanti con l’aumento dei prezzi.
In evidenza, con una grande fotografia, anche una riflessione sul significato del viaggio di Papa Francesco in Canada:” Mentre la principale missione del pontefice in Canada era quella che lui stesso ha definito un ‘pellegrinaggio penitenziale’ per chiedere scusa agli indigeni per gli orribili abusi che hanno subito nelle scuole residenziali gestite dalla Chiesa, è stato anche un pellegrinaggio di senescenza in cui il pontefice, 85 anni, ha usato la propria vulnerabilità per rivendicare la dignità dell'anziano in un mondo sempre più popolato da loro”, afferma il Nyt. Ancora spazio alle trattative tra Usa e Russia per il rilascio della cestista americana Brittney Griner, detenuta Mosca, in cambio del trafficante di armi russo Viktor Bout, rinchiuso in un carcere federale dell’Illinois.
WALL STREET JOURNAL
“Incombono timori di recessione sull’economia”, titola il Wall Street Journal, che mette in apertura la nuova contrazione del Pil americano. Se anche nel prossimo trimestre il dato sulla crescita fosse negativo, questi timori diventerebbero realtà, per quanto una corrente di pensiero ritiene che per varcare la soglia della recessione bastino due trimestri col segno meno, scrive il giornale, e sottolinea, quasi esorcizzando: “La maggior parte degli economisti intervistati questo mese dal Wall Street Journal prevede che l'economia crescerà nel terzo trimestre e nel 2022 nel suo insieme, anche se ultimamente hanno abbassato le stime”.
Uno di questi, David Mericle, capo economista di Goldman Sachs, commentando i dati sul Pil ha parlato detto che "stiamo assistendo a una forte e necessaria decelerazione piuttosto che a una recessione", e che è comunque necessaria una crescita più lenta per riequilibrare l'offerta e la domanda dell'economia di beni e servizi e raffreddare la crescita salariale e l’inflazione. In ogni caso, osserva il Wsj nel suo editoriale, “che alla fine viene dichiarata una recessione o meno, il messaggio degli ultimi dati economici è altrettanto preoccupante: la ripresa è, di fatto, finita”.
Al tema si collega un altro titolo, che guarda all’Europa: “Il motore economico della Germania arranca”. La locomotiva dell’Eurozona è in frenata, la sua ripresa dopo la pandemia è stata debole, e adesso è ulteriormente fiaccata dalla crisi del gas e dalla contrazione della Cina, il maggiore partner commerciale di Berlino.
Tra le altre notizie, la negativa trimestrale di Apple, con utili in calo dell’11%, e l’intenzione di Jack Ma di cedere il controllo del gruppo Ant, da lui fondato, per distanziarlo così dall’altra sua creatura, Alibaba, piegandosi, dopo un braccio di ferro durato un anno, alle richieste delle autorità di vigilanza cinesi.
FINANCIAL TIMES
Il caro bollette in Gran Bretagna è il tema del giorno sulla prima pagina del Financial Times, che sembra snobbare i dati sul Pil Usa, cui non è concesso nemmeno un titoletto nella colonna dei richiami. Il quotidiano della City punta invece sull’appello rivolto al governo britannico da Centrica, società che fornisce soluzioni energetiche integrate ecosostenibili alle imprese, perché incrementi gli aiuti alle famiglie che non riescono a pagare gas e luce.
Il costo annuo medio delle forniture domestiche viene ormai stimato in 4.000 sterline a famiglia, mentre i profitti delle imprese dell’energia si sono quintuplicati, sottolinea l’ad di Centrica, Chris O’Shea, che prevede “un inverno difficile” e sottolinea l’insufficienza dei sostegni finora erogati dal governo: si tratta di misure per 2,5 miliardi, varate in maggio quando il costo medio annuo delle bollette veniva calcolato in 2.800 sterline. Occorrono dunque, secondo O’Shea, stanziamenti più robusti perché “basta guardare al reddito medio annuo delle famiglie britanniche per capire che non possono farcela”.
In risalto anche il divieto di costruzione fino al 2035 nei quartieri occidentali di Londra che verrà probabilmente disposto a causa dell’insufficienza della rete di distribuzione elettrica in quella zona, e il processo all’ottantaquattrenne sir Frederick Barclay, uno degli uomini più ricchi d’Inghilterra, che rischia il carcere per non aver pagato 245.000 sterline di alimenti alla ex moglie.
THE TIMES
Chiude la clinica di Londra che trattava con farmaci bloccanti della pubertà i bambini che dichiaravano di dubitare della loro identità di genere: questa la notizia del giorno per il Times, che dedica il maggior titolo della sua prima pagina alla decisione del sistema sanitario nazionale (NHS), da cui la struttura dipendeva, di farne cessare l’attività. Il “servizio di sviluppo dell'identità di genere presso” la Tavistock & Portman NHS Trust chiuderà la prossima primavera dopo che un’indagine indipendente ha rilevato che non era "un'opzione sicura o praticabile a lungo termine".
Le critiche rivolte alla clinica dalla dottoressa Hilary Cass, che sta conducendo una revisione dei servizi di identità di genere per bambini e giovani, riguardavano la cura dei pazienti sia all'interno che all'esterno dell’ospedale, le liste di attesa record, e la preoccupazione che alcuni pazienti siano stati indirizzati troppo rapidamente a un percorso di transizione di genere.
Spazio anche alla corsa per leadership Tory, con il ministro della Difesa Wallace che scende in campo a sostegno della ministra degli Esteri, Liz Truss, e alla cerimonia inaugurale dei Giochi del Commonwealth, tenutasi ieri a Birmingham.
LE MONDE
“Respingimenti dei migranti: l’inchiesta che accusa Frontex”. Con questo titolo di apertura Le Monde presenta un rapporto dell’Olaf, l’agenzia europea antifrode che ha anche compiti di vigilanza sulle istituzioni Ue, secondo cui Frontex ha coperto violazioni dei diritti umani.
Dal dossier, che il quotidiano francese ha potuto leggere in esclusiva assieme al settimanale tedesco Der Spiegel e al sito di giornalismo d’inchiesta Lighthouse reports, emerge in particolare che Frontex “ha deliberatamente ignorato il comportamento della Guardia costiera greca, che respinge i migranti in mare aperto, una pratica proibita”.
Il rapporto, inoltre, riferisce di tre funzionari che criticavano la Commissione europea perché “troppo concentrata sulla questione dei diritti umani”. Tra gli altri titoli, la polemica per la visita a Parigi del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman che sarà accolto da Macron e le difficoltà nella campagna di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie.
LE FIGARO
Politica interna in apertura su Le Figaro, che titola sulle “sfide della ricostruzione” per Les Republicains, il partito della destra gollista. Secondo il giornale, hanno un problema di linea politica: sono indispensabili in Parlamento, ma paradossalmente nel contempo sono fragili perché votando le leggi proposte dal governo rischiano di faticare ad affermare la loro identità.
Il quotidiano paragona all’amletico “essere o non essere” gli interrogativi che incombono sul partito: “Siamo all'opposizione quando votiamo molto regolarmente con la maggioranza? In questo caso, siamo ancora una forza credibile per un'alternanza a venire? E ancora: possiamo essere sia un partito impegnato con un programma da costruire, e leader da selezionare, in particolare in vista delle elezioni presidenziali del 2027, sia in sintonia con le aspirazioni profonde di un Paese... Essere, ma prima essere te stesso”, scrive Le Figaro, secondo cui “nella crisi esistenziale che attraversano da anni”, Les Republicains “possono sopravvivere solo se sono visti come una chiara rappresentazione della Francia che pensa e vota per la destra”.
EL PAIS
Sul mercato del lavoro in Spagna si registra un record di contratti a tempo indeterminato, sottolinea El Pais nel suo titolo di apertura, dedicato ai positivi dati sull’occupazione. Le assunzioni stabili sono state 617.000, ossia due volte e mezzo più del precedente miglior dato trimestrale, con una crescita che non ha risentito delle difficoltà economiche dovute alla guerra in Ucraina, sottolinea il quotidiano. In parallelo, il tasso di disoccupazione è sceso al 12,84%, il livello più basso dal 2008, anno della crisi finanziaria globale.
Per la prima volta da 14 anni, il numero delle persone senza lavoro è calato sotto la soglia dei 3 milioni, mentre gli occupati sono aumenti a 20,47 milioni, con 800.000 posti di lavoro in più nell’ultimo anno. Tra le altre notizie in rilievo, la sospensione dell’incarico della presidente del Parlamento della Catalogna, Laura Borras, accusata di corruzione, e la battaglia legale che banche e aziende dell’energia annunciano contro l’imposta straordinaria sui loro profitti voluta dal governo Sanchez.
FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
Gas anche oggi in evidenza sulla prima pagina della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che sposta la sua attenzione sul prezzo per i consumatori tedeschi. “Quanto costa il gas adesso? Il governo federale non ha alcuna influenza sui prezzi di mercato. Tuttavia, influisce sulla rapidità e sulla misura in cui il forte aumento dei prezzi può essere trasferito dai fornitori di energia ai consumatori. Sfortunatamente, la coalizione del semaforo sta ancora perdendo tempo”, scrive la Faz, che critica il governo Scholz, alle prese con il rebus del tetto del sovrapprezzo che si pensa di introdurre, attraverso un’imposta, per scoraggiare i consumi e favorire il risparmio energetico. La proposta degli esperti governativi è di 20 centesimi per kilowattora, il ministro dell’Economia Habeck ha parlato invece di 5 centesimi.
La decisione richiederà comunque “un certo coraggio politico” perché “centinaia di euro si accumulano rapidamente” nel costo delle bollette per una famiglia. Lo ha riconosciuto lo stesso Habeck, spiegando però che aumentare il prezzo del gas per le famiglie “non è un buon passo ma è un passo necessario”. Tra le altre notizie, in risalto la telefonata da Biden e Xi Jinping, che ha avvertito gli Usa a non scherzare col fuoco sulla questione di Taiwan, mentre l’apertura è per la siccità che affligge drammaticamente “il Nord dimenticato del Kenya”, dove 18 milioni di persone sono alla fame a causa della stagione più secca degli ultimi 40 anni. E’ uno degli effetti del cambiamento climatico, che “non sarà sentito solo dai bambini del Kenya”, sottolinea la Faz.
CHINA DAILY
Il fermo monito su Taiwan rivolto da Xi Jinping a Joe Biden nella loro lunga telefonata di ieri è la notizia più importante per il China Daily, che sintetizza così il messaggio della Cina agli Usa: “Non c’è spazio per interferenze sulla questione di Taiwan”. Xi ha insistito sulla determinazione cinese a difendere la propria sovranità e integrità territoriale, e ha avvertito a Biden che chi scherza col fuoco finisce per morire bruciato.
Dunque, scrive il quotidiano in un editoriale, la presidente della Camera americana, la democratica Nancy Pelosi, deve abbandonare i suoi provocatori piani di una visita a Taipei. “E’ sembrato che Pelosi (o l'amministrazione Joe Biden o i falchi anticinesi di Washington) volessero testare la risposta della Cina” nota il giornale, secondo cui “Pelosi sta giocando la carta di Taiwan perché il partito democratico sembra essere in svantaggio alle elezioni di metà mandato previste per novembre, e il partito repubblicano ha più volte accusato l'amministrazione democratica di essere morbida con la Cina”.
Dunque, “se la visita proposta da Pelosi a Taiwan è solo un trucco, susciterà un battibecco tra Pechino e Washington”, ma se avrà davvero luogo “infliggerà un duro colpo ai legami sino-americani, intensificherà ulteriormente le tensioni attraverso lo Stretto e susciterà una risposta molto forte da parte di Pechino”, che “è militarmente preparata ad affrontare qualsiasi eventualità”.
QUOTIDIANO DEL POPOLO
La telefonata di oltre due tra Xi Jinping e Joe Biden e la prevista vista della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, a Taiwan, sono i temi dominanti del People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese. Il giornale riporta ampiamente la posizione espressa da Xi sulla sovranità cinese su Taiwan, la sua insistenza perché gli Usa si attengano alla politica di una sola Cina, e il suo monito a non scherzare col fuoco, e accanto alla cronaca pubblica lo stesso editoriale del China Daily.
Di suo, aggiunge la scelta di dar spazio alla visita che, prima di parlare con Biden, Xi ha fatto al Museo militare della rivoluzione, a Pechino, dove è in corso una mostra “sui risultati raggiunti dalla Cina nel rafforzamento della difesa nazionale e delle forze armate”. In quella sede, Xi ha elogiato “la lealtà politica” delle forze armate, e ha invitato a “intensificare l’addestramento per una miglior prontezza al combattimento”.