AGI - Nonostante i dati economici non siano di buon auspicio, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha assicurato oggi che il Paese non è a rischio di recessione e che ci sono dati solidi, come l'occupazione, che supportano questa tesi. "Non saremo in recessione, secondo me. Il tasso di occupazione è ancora il più basso che abbiamo avuto nella storia, è intorno al 3,6%", ha detto il presidente alla stampa dopo un incontro di lavoro con funzionari del suo governo.
Biden ha formulato questa valutazione in risposta a una domanda della stampa sul possibile rischio che l'economia statunitense entri in recessione, in una settimana in cui saranno pubblicati, tra gli altri indicatori economici, i dati del PIL del secondo trimestre.
Pochi giorni fa, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha anticipato il rapporto di previsione economica per gli Stati Uniti - che sara' pubblicato integralmente domani - e ha sottolineato che quest'anno il PIL crescera' del 2,3% e 1% che arriva, 6 e 7 decimi sotto le stime precedenti.
Inoltre, secondo gli ultimi dati mensili sull'inflazione, a giugno si è attestata al 9,1%, un tasso che non si vedeva dal 1981, trainato dall'aumento dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari. Una situazione che ha generato una catena di rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed), che dovrebbe alzarli nuovamente questa settimana.
"La mia speranza è che passiamo da una crescita rapida a una crescita costante, ma non credo, e Dio non voglia, che assisteremo a una recessione", ha insistito Biden.