AGI - In occasione della festa nazionale francese, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron è tornato a parlare ai media rilasciando un'intervista in diretta al primo e al secondo canale della televisione pubblica con lo scopo di fare il punto sulla situazione del Paese.
Macron ha cominciato dalla guerra in Ucraina e dalla strategia militare francese, affermando che il ritorno di un conflitto "ad alta intensità" ha portato alla necessità di "un reinvestimento negli stock" e fissando come priorità per i prossimi anni i settori dello spazio, del cyberspazio e del mare.
Je réponds aux questions de Caroline Roux et Anne-Claire Coudray. https://t.co/FeGJV2QDci
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) July 14, 2022
Parlando della crisi energetica causata della guerra, Macron ha osservato che "la Russia usa l'energia come arma da guerra" e ha sostenuto che "dobbiamo prepararci a uno scenario in cui si fa a meno del gas russo".
I Paesi europei, ha proseguito, si devono mobilitare collettivamente per "una diversificazione". "La Francia - ha aggiunto - è poco dipendente dal gas russo, che assicura meno del 20% del fabbisogno. Riusciremo ad avere gli stock pieni al 100%, ma dovremo aiutare i Paesi europei più dipendenti dal gas, come la Germania".
Inoltre, "dobbiamo entrare tutti in una logica di sobrietà" per quanto riguarda il consumo di energia dunque "prepareremo un piano per il quale chiederemo a tutti i nostri concittadini di impegnarsi, un piano con il quale chiederemo alle amministrazioni pubbliche e a tutte le imprese che sono in condizione di farlo di consumare meno. Costruiremo questo piano di sobrietà", ha proseguito Macron sottolineando che, allo stesso tempo, continuerà in particolare "a proteggere l'uso della benzina con un meccanismo che sarà adatto per i grandi trasportatori".
Bonne fête nationale à tous !https://t.co/jtheguUflj
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) July 14, 2022
Macron è tornato inoltre sulla polemica innescata dagli 'Uber files' affermando di non aver assolutamente aiutato la società americana ma di aver aperto il mercato e che questo "ha consentito a tanti giovani di avere un primo impiego". Insomma, "lo rifarei", ha detto Macron definendosi "una persona non influenzabile" da interessi privati.
Il capo dell'Eliseo ha poi commentato il rifiuto dell'Assemblea nazionale di un'eventuale reintroduzione del pass sanitario alle frontiere in caso di riacutizzazione della pandemia parlando di "botta di caldo notturna", dicendosi non preoccupato e ritenendo che "una maggioranza contro il governo è possibile solo con un accoppiamento barocco", riferendosi al voto congiunto della Nuova unione popolare ecologica e del Rassemblement national.
Tra i dossier più scottanti del prossimo futuro c'è la riforma delle pensioni, di cui Macron ha auspicato l'entrata in vigore "dall'estate del 2023", sostenendo nuovamente che "è necessario lavorare più a lungo come i nostri vicini europei". Macron ha inoltre annunciato che un testo per la riforma del lavoro sarà pronto "già questa estate".
Il capo dello Stato ha infine assicurato che non teme l'immobilismo in seguito alle elezioni legislative di giugno, che lo hanno privato della maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale. "No, non lo temo e penso che occorre costruire compromessi responsabili su temi come la riforma delle pensioni", ha affermato.