AGI - La seconda puntata delle rivelazioni sulle manipolazioni di Uber per conquistare una forte posizione sul mercato dei trasporti trova spazio oggi nelle edizioni dei quotidiani internazionali che hanno collaborato a questa inchiesta giornalistica. Tra queste, Le Monde, che mette l’accento sulla “forte vicinanza ideologica” tra Macron e la start-up americana. Tra le altre notizie in rilievo, la competizione tra i Tory per la successione a Boris Johnson, e la crisi del gas con la Germania che “si prepara al peggio”, come scrive la Faz.
Washington Post
Le rivelazioni sulle manipolazioni di Uber anche oggi in evidenza sulla prima pagina del Washington Post, una delle testate internazionali che ha contribuito all’inchiesta sulla start up di San Francisco che per espandersi globalmente fomentava violenze contro i propri autisti in modo da mettere sotto pressione la politica con le dure proteste dei tassisti. Il nuovo capitolo delle rivelazioni riguarda gli strumenti informatici che la società utilizzava per rendere i propri dati inaccessibili alle autorità di controllo.
Agli atti, un’email dell’allora capo dell’azienda, Travis Kalanick, che in occasione di un’ispezione nel quartier generale europeo di Uber ad Amsterdam istruiva i dirigenti a premere “the kill switch”, il bottone uccidi, sui loro computer per impedire l’accesso ai funzionari pubblici. Tra gli altri titoli si segnala uno scoop del Post, sui progetti dell’Isis per un attacco con armi chimiche in Europa.
Risulta da documenti dei servizi di intelligence dei curdi iracheni, di cui il giornale ha preso visione e che sono tra i milioni di pagine di atti che l’Onu sta esaminando nel quadro di un’indagine sui programmi bellici dello Stato islamico. Secondo questi documenti, nel 2014 il capo dell’Isis Al Baghdadi affidò a Salih Al Sabawi, già tra gli architetti dell’arsenale chimico di Saddam Hussein, il compito di portare avanti un piano per dotare i jihadisti di prodotti letali come l’iprite, noto come “gas mostarda” durante la prima guerra mondiale in cui produsse stragi nelle trincee, ma anche di razzi al cloro. In rilievo la politica, con un servizio sulle elezioni di metà mandato: era decenni che i repubblicani non arrivavano tanto favoriti all’appuntamento con le midterm elections, visto che il gradimento del presidente Biden è al 39% e solo il 10% degli americani approva come sta guidando il Paese, nota il Post, secondo cui però “i repubblicani stanno faticando in molte delle gare principali per il Senato”, sia a causa dello spessore dei loro sfidanti sia perché “si stanno ancora riprendendo dalle brutali primarie repubblicane”.
Insomma, secondo il giornale, il controllo della camera alta del Congresso nel 2023 è di fatto contendibile. Immancabile la grande foto dei confini dell’universo scattata dal telescopio spaziale Webb.
New York Times
Un sondaggio sul gradimento di Trump tra gli elettori repubblicani e gli sviluppi della guerra in Ucraina sono i titoli in evidenza sulla prima pagina del New York Times, connotata oggi anche da due maxi fotografie: la folla che irrompe nel palazzo presidenziale in Sri Lanka dopo la rivolta che ha messo in fuga il governo, e l’immagine del punto più lontano dell’universo mai ripresa, ottenuta dal telescopio spaziale Webb.
Il sondaggio, commissionato dallo stesso Nyt, indica che quasi la metà dei repubblicani che hanno votato nelle recenti primarie per le candidature alle elezioni di midterm, non vorrebbero che Trump si candidasse di nuovo alla Casa Bianca nel 2024. La percentuale però sale notevolmente, al 65%, nella platea più rilevante ai fini della raccolta di fondi elettorali, quella di chi possiede almeno una laurea, ed è appena inferiore, il 64%, tra i repubblicani più giovani, quelli sotto i 35 anni.
Quanto all’Ucraina, il giornale parla di attacchi russi contro le città “che sembrano condotti a caso, con lo scopo di terrorizzare gli abitanti”, mentre le truppe di Mosca di riorganizzano. Tra gli altri temi, la battaglia legale che si annuncia tra Elon Musk e Twitter dopo che l’imprenditore ha ritirato la sua offerta di acquisizione da 44 miliardi di dollari: la vicenda, secondo il Nyt, “ha indebolito” il social network.
Wall Street Journal
Il Dipartimento della Giustizia indaga sulla PGA Tour, l’organizzazione che gestisce i principali tornei di golf negli Usa: è questa notizia esclusiva il titolo forte sulla prima pagina del Wall Street Journal, dov’è ben visibile anche la fotografia dell’universo remoto ripresa dal telescopio spaziale Webb. L’indagine è volta a verificare se PGA Tour abbia adottato pratiche di concorrenza sleale nella sua competizione contro la neonata organizzazione rivale, la LIV Golf circuit, finanziata dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita.
L’ipotesi è che PGA abbia introdotto meccanismi tali da costringere LIV a spendere di più per organizzare tornei. A ogni modo, il Wsj ricorda che l’associazione saudita offre un montepremi da 25 milioni di dollari, ben più della PGA, e che proprio per questo il capo della PGA, Jay Monahan, ha recentemente dichiarato che se in questa gara l’unica arma sono i soli, la PGA non può competere.
In risalto anche i negoziati sulla global tax in corso nella sede dell’Ocse: sono più complesse delle attese le trattative tra i 140 Paesi che hanno convenuto di tassare in modo uniforme i profitti delle aziende operanti in più di una nazione, sicché la global tax, inizialmente prevista per la metà del 2022, non sarà definita prima dell’anno prossimo.
Financial Times
La corsa alla leadership Tory dopo Boris Johnson resta il titolo principale sulla prima pagina del Financial Times. Protagonista oggi è Rishi Sunak, ministro delle Finanze di Johnson dimessosi qualche settimana fa in polemica con il premier: esponente dell’ala più liberale del partito, è il candidato favorito (anche nelle previsioni dei bookmaker, nota Ft) e per questo è stato attaccato con durezza dalla destra interna, che lo accusa di essersi opposto a un taglio delle tasse.
Sunak si difenderà oggi, anticipa il giornale, sostenendo che è favorevole a ridurre la pressione fiscale, ma che si potrà farlo solo quando l’inflazione sarà tornata sotto controllo. Il quotidiano segnala anche un sondaggio on line lanciato dal sito web pro Tory “ConservativeHome” in cui i maggiori consensi sono stati raccolti da Penny Mordaunt, ministra del Commercio, con Sunak in terza posizione e la ministra degli Esteri Liz Truss in quarta.
Si inizia a votare domani, e per essere sulla scheda gli aspiranti leader dovranno aver l’appoggio di almeno 20 parlamentari. Per andare al secondo turno, previsto giovedì, saranno necessari 50 voti.
The Times
La vigilia della prima votazione dei Tory per la scelta del nuovo leader dopo Boris Johnson si prende il titolo principale sulla prima pagina del Times, che sembra suggerire una corsa a due tra l’ex cancelliere dello scacchiere Rishi Sunak, e la ministra degli Esteri, Liz Truss. Sunak, espressione della sinistra interna, farà leva sul taglio delle tasse, impegnandosi a ridurre la pressione fiscale non appena l’inflazione sarà calata, mentre Truss incasserà a breve l’appoggio di due figure pesanti nel partito, e molto vicine a Johnson: Jacob Rees-Mogg, ministro per le opportunità della Brexit, e Nadine Dorries, ministra della cultura.
Ciò, scrive il giornale, “aumenta le probabilità che Truss sarà la candidata della destra del partito”. Un titolo anche per l’ondata di caldo che sta colpendo la Gran Bretagna e che ha causato incendi lungo diverse linee ferroviarie.
Le Monde
“Le manovre di Uber per imporsi in Francia”, titola a tutta pagina Le Monde, che fa parte del pool di testate giornalistiche internazionali che ha lavorato all’inchiesta sulla società americana. Il quotidiano si concentra sui rapporti da Emmanuel Macron e Uber. Quando l’azienda sbarcò a Parigi, tra le proteste dei tassisti, Macron, all’epoca ministro dell’Economia, le garantì “un appoggio molto attivo”.
Primo segno, scrive Le Monde, di quella che sarebbe diventata “una forte vicinanza ideologica tra Uber e la campagna elettorale di Macron per le presidenziali del 2017”, che lo avrebbero portato all’Eliseo. Macron ebbe allora “il sostegno di molti difensori del modello promosso dalla start-up, e anche del suo ex capo lobbista in Europa”, Mark MacGann. Tra gli altri titoli del quotidiano francese, il rapporto dell’Onu secondo cui il prossimo 15 novembre sarà superata la soglia degli 8 miliardi di esseri umani sulla Terra, e l’India scavalcherà la Cina come Paese più popoloso del piante, con 1,43 miliardi di abitanti.
Le Figaro
La “legge sul potere d’acquisto”, ovvero il pacchetto di misure approntato dal governo per sostenere i francesi in difficoltà a causa dell’inflazione, è il tema forte sulla prima pagina di Le Figaro, che titola sul “rilancio delle opposizioni”, e descrive un arrembaggio in sono stati presentati 600 emendamenti che valgono complessivamente 100 miliardi di euro. Il testo arriva nelle commissioni parlamentari assieme alla legge finanziaria, ma secondo il giornale “non vi è alcuna proposta economica seria”, perché “i nostri deputati preferiscono essere prodighi che imporri risparmi”, necessari per scrivere “un bilancio un po’ più serio”.
Un titolo è dedicato anche alla “guerra culturale” apertasi in Florida attorno a Disneyland, che ha criticato una legge statale ritenuta omofoba e ha dovuto subire, come ritorsione dal governatore repubblicano Ron De Santis, la revoca dello status speciale finora accordatole.
El Pais
Politica interna in risalto su El Pais, con due titoli nella fascia alta della prima pagina. L’apertura è per le nuove misure di sostegno in favore della classe media che il premier Sanchez si appresta a presentare con lo scopo politico di “un riarmo ideologico” contro il Partito popolare. Sanchez, anticipa il giornale, annuncerà oggi il provvedimento in apertura del dibattito parlamentare sullo stato della nazione, il primo dal 2015 “a riprova delle convulsioni politiche che la Spagna ha sofferto negli ultimi sette anni”.
Di spalla, la rottura delle trattative tra socialisti e popolari sulla riforma del Consiglio generale del potere giudiziario, il Csm spagnolo. Il governo ha deciso di andare avanti comunque. Tra gli altri titoli, la seconda puntata delle rivelazioni sulle pratiche scorrette di Uber, un’inchiesta cui El Pais ha lavorato assieme ad altre testate giornalistiche internazionali.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
La crisi del gas mantiene l’apertura anche oggi sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, che titola: con le parole del ministro dell’Economia, Habeck: “Ci stiamo preparando al peggio”. Dopo lo stop delle consegne di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1, scrive la Faz, “in Germania cresce il nervosismo su come proseguiranno le cose dopo la fine dei lavori di manutenzione prevista tra dieci giorni”.
La risposta di Habeck è "semplicemente non lo sappiamo. Tutto è possibile”. Lo stoccaggio tedesco è al 64% e il traguardo del 90% da raggiungere entro il primo novembre appare lontano. E la Faz non risparmi critiche al governo: “Per un Paese come la Germania, l'impotenza con cui il suo ministro dell'Economia e il capo dell'autorità responsabile della rete energetica rispondono a domande fondamentali sul futuro è semplicemente inaccettabile”, perché “se i serbatoi di stoccaggio del gas, da qualsiasi luogo, saranno riempiti entro l’autunno per far passare il paese attraverso l'inverno senza grandi sconvolgimenti, probabilmente non lo sanno nemmeno loro”, scrive il quotidiano in un editoriale. A centro pagina, spazio al Covid con la raccomandazione dell’Ema di una quarta dose di vaccino per tutti gli over 60.
China Daily
La Cina è preoccupata dalla spinta americana nell’Asia-Pacifico, e un nuovo segnale è il discorso tenuto dal ministro degli Esteri, Wang Yi, al meeting dell’Asean a Giakarta, l’associazione dei Paesi della regione, sui dà risalto il China Daily. Wang “ha invitato i Paesi del sud-est asiatico a prendere in mano il futuro loro e della regione e a non farsi usare usati come pezzi degli scacchi nelle rivalità tra grandi potenze”, scrive il giornale.
ùIl ministro “notando che l'ambiente strategico nella regione rischia di essere rimodellato da fattori politici, ha affermato che la Cina e i Paesi dell'Asean devono lavorare per isolare la regione dai calcoli geopolitici e dalla trappola della legge della giungla”, e ha avvertito che “gli scontri tra blocchi non dovrebbero in alcun modo essere portati in Asia”. In un chiaro riferimento agli Usa, Wang ha affermato che “la falsa cooperazione regionale che esclude o prende di mira un determinato paese deve essere contrastata”.
A una domanda sul tentativo degli Stati Uniti di espandere la propria influenza nell’Asia-Pacifico, Wang ha risposto di aver detto al segretario di Stato americano Antony Blinken, incontrato sabato a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G20 a Bali, “che la Cina e gli usa devono discutere l'istituzione di regole per interazioni positive e sostengano congiuntamente il regionalismo nell'Asia-Pacifico”.
Quotidiano Del Popolo
Una celebrazione del pensiero economico di Xi Jinping è in evidenza sul People’s Daily, edizione in inglese dell’organo ufficiale del Partito comunista cinese, che dedica ampio spazio a un convegno tenutosi ieri a Pechino, per iniziativa del governo, su uno studio, appena pubblicato, circa le direttive del leader per l’economia.
“Il pensiero di Xi Jinping sull'economia socialista con caratteristiche cinesi per una nuova era fornisce una guida scientifica e teorica per lo sviluppo economico di alta qualità della Cina e la costruzione di un moderno paese socialista sotto tutti gli aspetti”, scrive il giornale, citando He Lifeng, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, il quale ha ribadito l’impegno a “sviluppare una buona comprensione della serie di principi, teorie e requisiti tracciati dallo studio, compreso il rimanere impegnati in una filosofia di sviluppo incentrata sulle persone, costruendo il nuovo paradigma di sviluppo economico della ‘doppia circolazione’, che prende il mercato interno come pilastro, mentre il mercato interno e quello estero si rafforzano a vicenda”.