AGI - Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha porto le proprie condoglianze al primo ministro giapponese, Fumio Kishida, per la morte di Shinzo Abe, ucciso venerdì scorso durante un comizio a Nara.
Blinken si è recato in Giappone in uno stop over sulla via del ritorno negli Stati Uniti dopo il G20 dei ministri degli Esteri di Bali, in Indonesia, e una tappa a in Thailandia, con un cambio di programma per mostrare la vicinanza degli Stati Uniti al Giappone dopo la morte dell'ex primo ministro.
Abe è stato un "un uomo con una visione con la capacità di realizzare quella visione", ha detto Blinken, incontrando i giornalisti a Tokyo, dopo un incontro con Kishida, e durante il suo lungo mandato come primo ministro "ha fatto più di chiunque altro" per portare le relazioni tra Giappone e Stati Uniti a nuove vette. "Faremo tutto quello che potremo per aiutare i nostri amici a sopportare il peso di questa perdita", ha aggiunto Blinken, che ha consegnato a Kishida una lettera per la famiglia di Abe del presidente Usa, Joe Biden, che dopo la notizia della morte di Abe si era recato in visita all'Ambasciata giapponese a Washington per firmare il libro delle condoglianze.
Nel corso della giornata, la famiglia di Abe terrà una veglia funebre per l'ex premier al tempio Zojoji di Tokyo, prima del funerale di domani. Abe e' stato ucciso venerdi' scorso da un uomo di 41 anni, raggiunto da due colpi sparati da una pistola di fattura artigianale, mentre stava tenendo un discorso a sostegno di un candidato del Partito Liberal-democratico, durante un comizio a Nara per il rinnovo della Camera Alta.
L'attentatore, Tetsuya Yamagami, quarantunenne ex militare di Marina, oggi disoccupato, è stato arrestato subito dopo i colpi sparati ad Abe e avrebbe dichiarato di avere sparato all'ex premier perché lo riteneva collegato a un gruppo religioso a cui la madre aveva fatto grosse donazioni, finendo sul lastrico.
Alle elezioni, tenutesi ieri, il partito Liberal-democratico, assieme al junior partner Komeito, ha registrato una schiacciante vittoria sull'opposizione, nonostante la bassa affluenza: solo il 52% degli aventi diritto si è recato alle urne. Kishida ha ringraziato gli elettori e ha promesso che il governo avrebbe affrontato le grandi sfide del Paese, dalla pandemia di Covid-19, all'invasione russa dell'Ucraina, impegnandosi a ravvivare l'economia. Il risultato elettorale vede le forze politiche favorevoli all'emendamento della Costituzione avere i due terzi dei seggi alla Camera Alta.
I due terzi in entrambe le Camere del Parlamento è la quota necessaria per procedere al referendum per la modifica, uno dei temi su cui Abe si era maggiormente speso durante il suo lungo mandato come premier. Falco nei temi di politica estera e di Difesa, l'ex premier è stato una figura divisiva nella storia recente del Giappone, e ha tentato di ravvivare l'economia del Sol Levante con aggressive linee macro-economiche, la "Abenomics". La Costituzione pacifista del 1947 non è mai stata emendata, e la riforma è sostenuta dal Partito Liberal-democratico, che la ritiene necessaria per stare al passo con i tempi.