Biden: "Vado in Arabia Saudita per rafforzare la partnership strategica"
AGI - Il presidente Usa, Joe Biden, spiega che l'imminente viaggio in Arabia Saudita e in Israele ha l'obiettivo di rafforzare una "partnership strategica" con l'Arabia Saudita che "rispetti i valori fondamentali americani". In un intervento pubblicato dal Washington Post, l'inquilino della Casa Bianca afferma: "Come presidente, è mio compito mantenere il nostro Paese forte e sicuro. Dobbiamo contrastare l'aggressione della Russia, metterci nella migliore posizione possibile per superare la Cina e lavorare per una maggiore stabilità in una importante regione del mondo".
"Per fare queste cose, dobbiamo impegnarci direttamente con i Paesi che possono avere un impatto su questi obiettivi. L'Arabia Saudita è uno di questi Paesi e quando venerdì incontrerò i leader sauditi il mio obiettivo sarà quello di rafforzare una partnership strategica che si basi su interessi e responsabilità reciproci, pur restando fedele ai valori fondamentali americani".
"La prossima settimana - spiega Biden nell'intervento - andrò in Medio Oriente per iniziare un nuovo e più promettente capitolo dell'impegno americano lì. Questo viaggio arriva in un momento vitale per la regione e farà avanzare importanti interessi americani". Biden poi aggiunge: "So che molti non sono d'accordo con la mia decisione di andare in Arabia Saudita. Le mie opinioni sui diritti umani sono chiare e di lunga data e le libertà fondamentali sono sempre sul tavolo quando viaggio all'estero e lo saranno anche durante questo viaggio, proprio come lo saranno in Israele e in Cisgiordania".
"In Arabia Saudita - prosegue Biden - abbiamo invertito la politica degli assegni in bianco che avevamo ereditato. Ho desecretato il rapporto dell'intelligence sull'omicidio di Jamal Khashoggi, ho emesso nuove sanzioni e ho emesso 76 divieti di visto. La mia amministrazione ha chiarito che gli Stati Uniti non tollereranno minacce e molestie extraterritoriali contro dissidenti e attivisti da parte di qualsiasi governo. Abbiamo anche sostenuto i cittadini americani che erano stati detenuti ingiustamente in Arabia Saudita molto prima del mio insediamento. Da allora sono stati rilasciati e continuerò a fare pressioni affinché le restrizioni sui loro viaggi vengano revocate".
"Per quanto riguarda l'Iran, abbiamo trovato l'unità con i nostri alleati e partner in Europa e nel mondo per invertire il nostro isolamento; ora è l'Iran ad essere isolato finche' non torna all'accordo sul nucleare abbandonato dal mio predecessore senza alcun piano per ciò che potrebbe sostituirlo", ha spiegato il presidente americano.
"Il mese scorso - aggiunge l'inquilino della Casa Bianca - più di 30 Paesi si sono uniti a noi per condannare la mancanza di cooperazione dell'Iran con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica sulle sue passate attività nucleari. La mia amministrazione continuerà ad aumentare la pressione diplomatica ed economica fino a quando l'Iran non sarà pronto a tornare ad osservare l'accordo del 2015, come resto disposto a fare".