Nato, Draghi: "Pronti 8 mila militari". Gli Usa inviano in Italia una batteria di difesa antiaerea
AGI - "Ad oggi non c'è un rischio di escalation" tra Nato e Russia "ma bisogna essere pronti". Anche per questo l'Italia disporrà di un nuovo sistema di difesa antiaereo messo a disposizione da Washington ed è pronta a mobilitare 8 mila uomini (oltre ai duemila gia' previsti) per aumentare lo sforzo di intervento rapido della Nato messo in campo dall'Alleanza in funzione anti-russa.
Mario Draghi parla con i giornalisti a margine del summit della Nato e spiega così l'annuncio del presidente Usa Joe Biden: gli Stati Uniti sono pronti a rafforzare la loro presenza militare in Europa, a cominciare dall'Italia e dalla Germania, aveva detto il capo della Casa Bianca.
"Per quando riguarda l'Italia si tratta di 70 militari in più e un sistema di difesa anti aereo - dice Draghi parlando con i giornalisti a margine del summit della Nato di Madrid - mi viene descritto dal ministro della Difesa come di un assestamento che era gia' in programma". Quanto al sistema di difesa aereo "deve andare a rafforzare il fianco orientale dell'Alleanza", aggiunge il premier, confermando che il nostro paese ha già mobilitato 10 mila uomini per partecipare allo sforzo della Nato.
"Noi abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria e aiutiamo anche la Romania, c'è un pattugliamento aereo dei Baltici gia' da vari mesi. Le forze che verranno mandate in Bulgaria e in Ungheria sono circa 2mila soldati, 8mila sono invece di stanza in Italia, pronti, eventualmente fosse necessario", aggiunge Draghi.
Ma l'annuncio di Biden, all'indomani della storica decisione dell'Alleanza di aprire le sue porte a Finlandia e Svezia, fa esplodere le tensioni con Mosca, che minaccia conseguenze. La decisione degli Stati Uniti di potenziare la presenza militare in Europa spingera' la Russia a rispondere, dice il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov.
"Gli Stati Uniti hanno perso un'opportunità per evitare uno scenario di escalation. Ciò che sta accadendo ora ci spingerà inevitabilmente ad adottare misure compensative", dice. "La sicurezza dei Paesi in cui verranno dispiegati contingenti extra non migliorerà, le prospettive di stabilizzazione si allontaneranno e i rischi aumenteranno", continua Ryabkov, "abbiamo capacità e risorse per rispondere, e la nostra sicurezza sarà garantita al cento per cento". Secondo Draghi la mossa Usa non portera' a una 'escalation' come dice Mosca. Tuttavia, continua il premier, "bisogna essere pronti".
E l'Italia, conferma Draghi il giorno dopo il via libera della Turchia di Erdogan all'ingresso di Helsinki e Stoccolma nell'Alleanza, è pronta a garantire da subito la sicurezza e la difesa di Svezia e Finlandia dalle minacce esterne.
"Si tratta di una decisione sovrana, assunta democraticamente, da due Paesi che sono membri dell'Unione Europea e che condividono i principi ispiratori dell'Alleanza Atlantica, con la quale da anni collaborano strettamente - dice Draghi - Svezia e Finlandia rafforzeranno il carattere dell'Alleanza come comunità basata sullo stato di diritto e sui valori democratici. Con le loro capacità, i due Paesi contribuiranno in modo significativo alla sicurezza ed alla missione difensiva dell'area euro-atlantica. La sicurezza di Finlandia e Svezia non deve essere messa a repentaglio in alcun modo. L'Italia afferma la sua determinazione a concorrere sin d'ora, in stretta consultazione con Finlandia e Svezia e nei modi piu' appropriati, alle loro esigenze di sicurezza e difesa".
E ai giornalisti che chiedono se non siano state fatte troppe concessioni a Erdogan (che lo stesso Draghi non esito' a definire un 'dittatore') sulla pelle del popolo curdo per fargli accettare l'ingresso dei due nuovi membri dell'Alleanza, il premier in un primo momento non ha risposto alla domanda e saluta i cronisti. Poi tornato indietro e aggiunge: "Attenzione, siccome questo è un punto molto importante, e' bene che questa domanda la facciate alla Finlandia e alla Svezia".