AGI - Il mitico Jumbo, ristorante galleggiante di Hong Kong, si è rovesciato ed è affondato durante una tempesta nel Mar Cinese Meridionale.
L'incidente si è verificato al largo delle isole Xisha nel Mar Cinese Meridionale: Jumbo ha cominciato a imbarcare acqua e si è capovolto. Nessun membro dell'equipaggio è rimasto ferito.
Il ristorante Jumbo, per decenni destinazione turistica di Hong Kong, è stato costretto a chiudere in seguito alla pandemia di Covid ed era stato rimorchiato via da Hong Kong il 14 giugno.
"La profondità è di oltre 1.000 metri, il che rende estremamente difficile recuperarlo", ha annunciato l'Aberdeen Restaurant Enterprises in una nota. La compagnia si è detta "molto rattristata dall'incidente".
L'operatore Melco International Development ha dichiarato il mese scorso che l'attività non è stata redditizia dal 2013 e che le perdite cumulative hanno superato i 100 milioni di dollari di Hong Kong (12,7 milioni di dollari).
Costava ancora milioni di spese di manutenzione ogni anno e circa una dozzina di aziende e organizzazioni avevano rifiutato l'invito a rilevarlo gratuitamente, ha aggiunto Melco. Prima della scadenza della sua licenza, Jumbo aveva lasciato Hong Kong per attendere un nuovo operatore in una località sconosciuta.
Il ristorante era partito una settimana fa dal rifugio anti-tifone dell'isola di Hong Kong, dove era rimasto per quasi mezzo secolo.
Inaugurato nel 1976 dal magnate dei casinò Stanley Ho, nei suoi giorni di gloria incarnava l'apice del lusso: la costruzione era costata più di 30 milioni di dollari di Hong Kong.
Progettato come un palazzo imperiale cinese e un tempo considerato una tappa da non perdere, il ristorante ha attirato ospiti di ogni genere: dalla regina Elisabetta II a Tom Cruise.
È apparso anche in diversi film, tra cui "Contagion" di Steven Soderbergh, su una mortale pandemia globale.
La partenza di Jumbo era stata accolta con rammarico e nostalgia da molti residenti di Hong Kong che hanno descritto le immagini del palazzo galleggiante in navigazione attraverso un oceano grigio come una metafora del futuro di Hong Kong.