AGI - A quasi due mesi dalla rielezione di Emmanuel Macron, la maggioranza uscente sotto il simbolo 'Ensemble!' ha ottenuto il 25,75% dei voti, ovvero 21.442 voti in più rispetto ai Nupes (LFI, PCF, PS ed EELV) raccolti dietro a Jean-Luc Melenchon (25,66%), su 23,3 milioni di elettori.
Entrambe le parti hanno una settimana di tempo per scongiurare l'astensione dei francesi, che ha raggiunto un nuovo record al 52,49%, superando quello del 2017 (51,3%).
Macron mantiene il vantaggio nelle proiezioni dei 577 seggi dei deputati, con un range da 255 a 295 seggi, davanti ai Nupes (da 150 a 210), secondo gli istituti di sondaggi. La sua coalizione auspica di mantenere la maggioranza assoluta, fissata a 289 deputati, che gli permetterebbe di evitare di dover confrontarsi con altri gruppi per far adottare i testi dell'esecutivo, a cominciare dalla riforma delle pensioni che entrerà in vigore tra un anno.
" La verità è che il partito presidenziale è battuto e sconfitto", ha detto il ribelle Jean-Luc Melenchon, che ha invitato il "popolo" a "insorgere domenica prossima" nelle cabine elettorali. Elisabeth Borne ha twittato in serata: "Di fronte all'estrema destra, sosterremo sempre candidati che rispettano i valori repubblicani. La nostra linea e' non dare mai voce all'estrema destra".
Nous sommes la seule force politique en mesure d’obtenir la majorité à l’Assemblée nationale. pic.twitter.com/tQgYbCVAgf
— Élisabeth BORNE (@Elisabeth_Borne) June 12, 2022
Come previsto, i candidati del Rassemblement National (18,68%) non sono riusciti a sfruttare lo slancio di Marine Le Pen che aveva raccolto oltre il 40% dei voti al secondo turno delle presidenziali. Confinati a otto eletti nel 2017, il contingente di deputati RN dovrebbe essere però questa volta molto più ampio, e contare ancora nelle sue file Le Pen, molto avanti nel suo collegio di Pas-de-Calais (53,96% ma non eletta per mancanza di elettori sufficienti). Nel duello tra Ensemble! e i Nupes, Le Pen ha esortato i suoi sostenitori a "non scegliere".
Al contrario, sulla scia della pesante caduta della sua candidata alla presidenza Valerie Pe'cresse, i Repubblicani (10,42%) dovrebbero perdere il posto di primo gruppo di opposizione all'Assemblea nazionale e conteranno i loro sopravvissuti tra i cento deputati uscenti, sperando di sfruttare al meglio le loro radici locali. Sconfitto anche Eric Zemmour, uno dei protagonisti dell'ultima tornata delle elezioni presidenziali.