AGI - Un Summit delle Americhe iniziato tra le tensioni e finito in un tentativo di riconciliazione tra il presidente americano, Joe Biden e il suo omologo brasiliano Jair Bolsonaro. I due leader si sono incontrati per la prima volta a margine dell'ultima giornata del vertice tenutosi per la prima volta a Los Angeles e partito con le buone intenzioni de presidente americano di ridurre le distanze con i partner latino americani, ma soprattutto contrastare l'avanzata nella regione della Cina.
"Non sono preoccupato per i boicottaggi, ha detto il presidente americano in apertura della sessione plenaria, dopo che il presidente messicano ma anche quelli di Salvador, Guatemala e Honduras avevano disertato l'appuntamento per l'esclusione di Cuba, Nicaragua e Venezuela.
Ma non sono mancati anche sul finale momenti di imbarazzo, come quando il premier del Belize, Johnny Briceno, e poi il presidente argentino, Alberto Fernandez, lo hanno criticato, nel bel mezzo della sessione plenaria, seduti a pochi metri di distanza. "E' imperdonabile che tutti i paesi delle Americhe non siano qui", ha dichiarato Briceno, prendendo in particolare la difesa di Cuba e Venezuela che, come il Nicaragua, non sono stati invitati dagli Stati Uniti.Il presidente argentino Fernandez ha ritenuto che "essere il Paese ospite del vertice non dà la possibilità di decidere chi ha il diritto o meno" di partecipare.
Nonostante questi disaccordi sulla lista dei partecipanti, che hanno già portato il presidente messicano Andre's Manuel Lopez Obrador a evitare completamente il vertice, "sulle questioni sostanziali quello che ho sentito è stata quasi unita' e uniformità", ha assicurato Joe Biden.
Il presidente americano ha segnalato in particolare "un accordo quasi totale" su temi come la gestione dell'immigrazione e la lotta ai cambiamenti climatici. E ha mostrato toni concilianti anche durante il suo primo incontro bilaterale con l'omologo brasiliano, con il quale pero' non mancano gli attriti.
Biden ha descritto il Brasile come una democrazia "vivace" con istituzioni "solide" e ha salutato i "sacrifici" del Paese per proteggere la foresta amazzonica, in un breve discorso a cui hanno partecipato giornalisti, prima dell'incontro stesso.
Da parte sua Bolsonaro gli ha assicurato di avere "molto in comune" con il presidente americano, ad esempio quello di essere "democratici" attaccati alla "liberta'". Il presidente di estrema destra, noto per il suo scetticismo sul clima, tuttavia, è andato lì con le sue critiche alla foresta pluviale amazzonica, ritenendo che il Brasile si sentisse "a volte minacciato nella sua sovranita'" su questo argomento. Il capo di stato brasiliano aveva anche, in settimana, pubblicamente messo in dubbio la validita' della vittoria del suo omologo americano.
- Dear Mark Ruffles, calm dowm! I'm sure you have never read the Brazilian Constitution, but I can assure you it's nothing like the complicated Hulk scripts you have to memorize:"AHGFRR". Read it and you'll find out I'm not only respecting it, but protecting Brazil's rule of law. https://t.co/djBbccMAPX
— Jair M. Bolsonaro (@jairbolsonaro) June 10, 2022
Bolsonaro ha anche problemi 'interni' al suo Paese e sta cercando un secondo mandato dopo essere stato superato nei sondaggi dall'ex presidente Lula.
Con il Summit delle Americhe l'amministrazione Biden spera comunque di rilanciare il dialogo con una regione che finora non e' stata in cima alle sue priorità diplomatiche e dove la Cina sta avanzando le sue pedine. Sulla carta sono state intanto annunciate iniziative su salute e ambiente, oltre a un partenariato economico dai contorni piuttosto vaghi, e per domani e' attesa una grande dichiarazione di cooperazione in materia di immigrazione.