AGI - "Non c'è alcuna giustificazione per questo attacco. È un attacco brutale che ignora il diritto internazionale e per il quale non ci sono scuse". Lo ha affermato l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, denunciando l'invasione russa dell'Ucraina.
L'Ucraina nel 2008 "non era l'Ucraina di oggi, era un Paese ultra-diviso, l'era di Yushchenko, Tymoshenko... Non era una democrazia solida", ha spiegato Merkel, intervistata alla Berliner Ensemble, difendendo la sua opposizione al vertice della Nato nel 2008 all'ingresso di Kiev.
La Cina dice no alle pressioni esterne
Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha criticato "le forze esterne" che cercano con la "minaccia" di costringere i Paesi terzi a schierarsi nel conflitto in Ucraina.
"La parte cinese sta svolgendo un ruolo costruttivo nel facilitare i colloqui di pace. Nelle condizioni attuali, è necessario prestare attenzione ai tentativi delle forze esterne di trascinare i paesi della regione nel conflitto tra le maggiori potenze e alle loro minacce a ogni Paese perché si schieri", ha detto in una nota Wang, che oggi ha incontrato a Nur-Sultan il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokaye.
"La Cina non perseguirà mai interessi geopolitici in Asia centrale e non permetteremo a forze esterne di provocare il caos in questa regione", ha affermato Wang Yi. Il ministro degli Esteri cinese e il presidente del Kazakistan hanno "scambiato opinioni sulle crescenti conseguenze negative di la crisi in Ucraina", si legge nella nota.